The literature on career mobility has emphasized the role of perceived employability in handling occupational transitions. Following a multidimensional approach to the concept of perceived employability, this study developed a twosided model to analyse the self-employability perceptions of the unemployed. Combining two dimensions (beliefs relating to the occupational opportunities in the labour market and self-efficacy to intercept these opportunities), the model hypothesized four different profiles of self-perceived employability. The study aimed to verify this model and to explore how the different profiles of self-perceived employability are related to mental health, intention and motives for using employment agencies and reemployment outcomes. The research involved 136 workers who, after losing their job, applied to an employment agency. The study had a four-wave, multi-method design (questionnaire at the first contact with the agency and objective data on reemployment at 3, 6 and 9 months after the first contact). Self-perceived employability profiles were obtained through a two-step cluster analysis based on two variables (job search self-efficacy and perceived reemployment chances). The two-step cluster analysis resulted in a four-cluster structure, confirming the hypothesized model. The analysis showed significant differences between clusters, distress levels, and short- and medium-term employment outcomes: people who evaluate themselves as less employable have higher levels of distress and lower intentions to utilize the agency’s services. The relationship between the employability profile and reemployment at 3, 6 and 9 months shows interesting trends. Our study contributes to the literature on employability, highlighting the relevance of considering different self-perceived employability profiles of unemployed people. Moreover, its suggestions can be useful for career counsellors in profiling workers who are at risk of psychological distress during occupational transitions and who could give up searching for a job.

Negli ultimi anni le ricerche sulla mobilità di carriera hanno sottolineato il ruolo delle percezioni di occupabilità nella gestione delle transizioni lavorative. Il concetto di occupabilità percepita fa riferimento alle credenze del lavoratore/trice relative alla possibilità di trovare un impiego. Basandosi su un approccio multi-dimensionale, il nostro contributo sviluppa un modello di analisi dei profili di occupabilità percepita dei disoccupati. Tale modello considera congiuntamente due tipi di credenze: quelle relative alle opportunità di reimpiego offerte dal mercato e quelle relative alle capacità personali di intercettare tali opportunità (self-efficacy nella ricerca del lavoro). Combinando queste due dimensioni il modello ipotizza quattro differenti profili di self-perceived employability. Lo studio si propone di verificare tale modello con persone in cerca di lavoro e di comprendere come i differenti profili di occupabilità percepita siano in relazione al distress psicologico, all’intenzione di utilizzare i servizi di supporto al ricollocamento e al reimpiego nel breve e medio periodo. Lo studio, longitudinale e multi-metodo, ha coinvolto 136 disoccupati rivoltisi a sportelli di un’Agenzia per il lavoro. I dati sono stati raccolti in 4 steps (questionario self-report al termine del primo contatto con l’Agenzia e dati amministrativi sullo stato occupazionale dopo 3, 6 e 9 mesi dal primo contatto). L'identificazione del profilo di occupabilità percepita è stata ottenuta applicando una Two-steps Cluster Analysis alle variabili ‘‘autoefficacia nella ricerca del lavoro’ ’e ‘’presenza percepita di opportunità di impiego’. L'analisi ha restituito una soddisfacente struttura a 4 clusters. I risultati mostrano che i disoccupati che valutano se stessi come meno occupabili hanno più elevati livelli di distress e più basse intenzioni di utilizzare le Agenzie per il lavoro. La relazione tra i profili di occupabilità percepita e reimpiego a 3, 6 e 9 mesi ha mostrato interessanti tendenze. I risultati nel loro complesso suggeriscono alcune dimensioni che possono essere prese in considerazioni dagli operatori di career counseling per la valutazione dell’occupabilità di chi sta cercando lavoro e per la progettazione di interventi di supporto alla ricerca del lavoro.

Will I make it? : Self-perceived employability in the unemployed people (Ce la farò? Autovalutazioni di occupabilità in persone disoccupate.) / S. Gilardi, C. Guglielmetti. - In: RICERCHE DI PSICOLOGIA. - ISSN 1972-5620. - 2015:1(2015), pp. 63-87. [10.3280/RIP2015-001003]

Will I make it? : Self-perceived employability in the unemployed people (Ce la farò? Autovalutazioni di occupabilità in persone disoccupate.)

S. Gilardi
Primo
;
C. Guglielmetti
Secondo
2015

Abstract

The literature on career mobility has emphasized the role of perceived employability in handling occupational transitions. Following a multidimensional approach to the concept of perceived employability, this study developed a twosided model to analyse the self-employability perceptions of the unemployed. Combining two dimensions (beliefs relating to the occupational opportunities in the labour market and self-efficacy to intercept these opportunities), the model hypothesized four different profiles of self-perceived employability. The study aimed to verify this model and to explore how the different profiles of self-perceived employability are related to mental health, intention and motives for using employment agencies and reemployment outcomes. The research involved 136 workers who, after losing their job, applied to an employment agency. The study had a four-wave, multi-method design (questionnaire at the first contact with the agency and objective data on reemployment at 3, 6 and 9 months after the first contact). Self-perceived employability profiles were obtained through a two-step cluster analysis based on two variables (job search self-efficacy and perceived reemployment chances). The two-step cluster analysis resulted in a four-cluster structure, confirming the hypothesized model. The analysis showed significant differences between clusters, distress levels, and short- and medium-term employment outcomes: people who evaluate themselves as less employable have higher levels of distress and lower intentions to utilize the agency’s services. The relationship between the employability profile and reemployment at 3, 6 and 9 months shows interesting trends. Our study contributes to the literature on employability, highlighting the relevance of considering different self-perceived employability profiles of unemployed people. Moreover, its suggestions can be useful for career counsellors in profiling workers who are at risk of psychological distress during occupational transitions and who could give up searching for a job.
Negli ultimi anni le ricerche sulla mobilità di carriera hanno sottolineato il ruolo delle percezioni di occupabilità nella gestione delle transizioni lavorative. Il concetto di occupabilità percepita fa riferimento alle credenze del lavoratore/trice relative alla possibilità di trovare un impiego. Basandosi su un approccio multi-dimensionale, il nostro contributo sviluppa un modello di analisi dei profili di occupabilità percepita dei disoccupati. Tale modello considera congiuntamente due tipi di credenze: quelle relative alle opportunità di reimpiego offerte dal mercato e quelle relative alle capacità personali di intercettare tali opportunità (self-efficacy nella ricerca del lavoro). Combinando queste due dimensioni il modello ipotizza quattro differenti profili di self-perceived employability. Lo studio si propone di verificare tale modello con persone in cerca di lavoro e di comprendere come i differenti profili di occupabilità percepita siano in relazione al distress psicologico, all’intenzione di utilizzare i servizi di supporto al ricollocamento e al reimpiego nel breve e medio periodo. Lo studio, longitudinale e multi-metodo, ha coinvolto 136 disoccupati rivoltisi a sportelli di un’Agenzia per il lavoro. I dati sono stati raccolti in 4 steps (questionario self-report al termine del primo contatto con l’Agenzia e dati amministrativi sullo stato occupazionale dopo 3, 6 e 9 mesi dal primo contatto). L'identificazione del profilo di occupabilità percepita è stata ottenuta applicando una Two-steps Cluster Analysis alle variabili ‘‘autoefficacia nella ricerca del lavoro’ ’e ‘’presenza percepita di opportunità di impiego’. L'analisi ha restituito una soddisfacente struttura a 4 clusters. I risultati mostrano che i disoccupati che valutano se stessi come meno occupabili hanno più elevati livelli di distress e più basse intenzioni di utilizzare le Agenzie per il lavoro. La relazione tra i profili di occupabilità percepita e reimpiego a 3, 6 e 9 mesi ha mostrato interessanti tendenze. I risultati nel loro complesso suggeriscono alcune dimensioni che possono essere prese in considerazioni dagli operatori di career counseling per la valutazione dell’occupabilità di chi sta cercando lavoro e per la progettazione di interventi di supporto alla ricerca del lavoro.
Perceived employability; job search self-efficacy; unemployment; reemployment; mental health; employment agencies
Settore M-PSI/06 - Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni
Settore M-PSI/05 - Psicologia Sociale
2015
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