L’aggressività fisica e verbale è oggi ampiamente riconosciuta come un importante rischio per la salute nei contesti lavorativi. Evidenze empiriche in ambito sanitario supportano l’ipotesi che i comportamenti aggressivi dei pazienti e dei familiari possano generare processi di burnout negli operatori. Con riferimento al Job Demand-Resources Model il contributo analizza se e in quali circostanze differenti tipi di risorse, individuali e organizzative, moderino l’effetto negativo dell’aggressività verbale sul burnout degli operatori ospedalieri. Lo studio, di tipo trasversale, ha coinvolto il personale sanitario (394 soggetti) di 4 diverse aree cliniche di tre ospedali del nord Italia. Lo strumento di rilevazione è stato un questionario self-report. Le analisi, effettuate attraverso una regressione gerarchica moderata, hanno evidenziato l’effetto diretto dei comportamenti aggressivi come importanti predittori del burnout in tutte le aree cliniche. Tuttavia si configurano differenti pattern di risorse che agiscono da moderatori del legame tra questo importante stressor e gli esiti sul benessere degli operatori.
L’aggressività dei pazienti in quattro differenti aree ospedaliere / C. Guglielmetti, S. Gilardi, F. Andreis. ((Intervento presentato al 11. convegno Congresso Nazionale di Psicologia della Salute e Salute della Psicologia tenutosi a Catania nel 2015.
L’aggressività dei pazienti in quattro differenti aree ospedaliere
C. GuglielmettiPrimo
;S. GilardiSecondo
;F. AndreisUltimo
2015
Abstract
L’aggressività fisica e verbale è oggi ampiamente riconosciuta come un importante rischio per la salute nei contesti lavorativi. Evidenze empiriche in ambito sanitario supportano l’ipotesi che i comportamenti aggressivi dei pazienti e dei familiari possano generare processi di burnout negli operatori. Con riferimento al Job Demand-Resources Model il contributo analizza se e in quali circostanze differenti tipi di risorse, individuali e organizzative, moderino l’effetto negativo dell’aggressività verbale sul burnout degli operatori ospedalieri. Lo studio, di tipo trasversale, ha coinvolto il personale sanitario (394 soggetti) di 4 diverse aree cliniche di tre ospedali del nord Italia. Lo strumento di rilevazione è stato un questionario self-report. Le analisi, effettuate attraverso una regressione gerarchica moderata, hanno evidenziato l’effetto diretto dei comportamenti aggressivi come importanti predittori del burnout in tutte le aree cliniche. Tuttavia si configurano differenti pattern di risorse che agiscono da moderatori del legame tra questo importante stressor e gli esiti sul benessere degli operatori.Pubblicazioni consigliate
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