L’intervento, dopo aver definito la formazione narrativa e riflessiva degli operatori sanitari, evidenziando similitudini e differenze tra queste due tipologie di formazione, riporterà un'esperienza di formazione narrativa e riflessiva dei professionisti della cura, illustrandone gli effetti rilevati. Benché nella prospettiva “evidence-based”, la valutazione degli effetti di un intervento chiami in causa risultati obiettivi, già a metà degli anni 90 Rita Charon scriveva che «è opportuno svolgere ricerca longitudinale sugli outcomes [della formazione narrativa]. […] Questa ricerca sarà inevitabilmente qualitativa […] perché la formazione narrativa non esita in cambiamenti universali e replicabili». Recentemente (2013), Anne Hudson Jones ha ribadito che: «questi cambiamenti non possono essere misurati dagli statistici […] Essi hanno luogo nelle vite dei singoli, sulla base di alcun piano o protocollo, a volte gradualmente a volte drammaticamente». L’intervento si propone pertanto di riflettere criticamente sulla possibile costruzione di un’agenda per la valutazione della formazione narrativa e riflessiva degli operatori sanitari, considerando – da un lato – le indicazioni date a livello internazionale sulla valutazione di questi specifici interventi e – dall’altro lato – cercando di superare la valutazione basata su semplici rilevazioni, al termine degli interventi, del gradimento di questa tipologia molto specifica di formazione. A questo riguardo, potrebbero essere ipotizzabili: a) studi qualitativi sugli effetti percepiti non solo al termine del percorso, ma dopo mesi/anni dalla formazione; b) studi che comparino gli effetti percepiti di seminari/workshops di medicina narrativa con quelli di interventi analoghi (es. corsi di comunicazione/relazione); c) studi multicentrici (a partire però da interventi formativi omogenei), per valutare il ruolo del contesto nella percezione di questi interventi formativi; d) studi che coinvolgano altri soggetti (colleghi o pazienti) sul cambiamento percepito negli operatori che hanno svolto programmi di medicina narrativa/formazione riflessiva. Questa agenda potrebbe contribuire al superamento di rigide contrapposizioni tra evidence-based medicine e narrative-based medicine, indicando prospettive di ricerca che potrebbero rivelarsi molto promettenti nel panorama non solo italiano, ma anche internazionale.

Pensare la valutazione della formazione alla medicina narrativa : riflessioni ed esperienze / L. Zannini (LE STORIE SIAMO NOI). - In: Pensieri circolari : narrazione, formazione e cura / [a cura di] V. Alastra, F. Batini. - Lecce : Pensa multimedia, 2015. - ISBN 9788867602728. - pp. 171-193 (( convegno Pensieri circolari tenutosi a Biella nel 2014.

Pensare la valutazione della formazione alla medicina narrativa : riflessioni ed esperienze

L. Zannini
2015

Abstract

L’intervento, dopo aver definito la formazione narrativa e riflessiva degli operatori sanitari, evidenziando similitudini e differenze tra queste due tipologie di formazione, riporterà un'esperienza di formazione narrativa e riflessiva dei professionisti della cura, illustrandone gli effetti rilevati. Benché nella prospettiva “evidence-based”, la valutazione degli effetti di un intervento chiami in causa risultati obiettivi, già a metà degli anni 90 Rita Charon scriveva che «è opportuno svolgere ricerca longitudinale sugli outcomes [della formazione narrativa]. […] Questa ricerca sarà inevitabilmente qualitativa […] perché la formazione narrativa non esita in cambiamenti universali e replicabili». Recentemente (2013), Anne Hudson Jones ha ribadito che: «questi cambiamenti non possono essere misurati dagli statistici […] Essi hanno luogo nelle vite dei singoli, sulla base di alcun piano o protocollo, a volte gradualmente a volte drammaticamente». L’intervento si propone pertanto di riflettere criticamente sulla possibile costruzione di un’agenda per la valutazione della formazione narrativa e riflessiva degli operatori sanitari, considerando – da un lato – le indicazioni date a livello internazionale sulla valutazione di questi specifici interventi e – dall’altro lato – cercando di superare la valutazione basata su semplici rilevazioni, al termine degli interventi, del gradimento di questa tipologia molto specifica di formazione. A questo riguardo, potrebbero essere ipotizzabili: a) studi qualitativi sugli effetti percepiti non solo al termine del percorso, ma dopo mesi/anni dalla formazione; b) studi che comparino gli effetti percepiti di seminari/workshops di medicina narrativa con quelli di interventi analoghi (es. corsi di comunicazione/relazione); c) studi multicentrici (a partire però da interventi formativi omogenei), per valutare il ruolo del contesto nella percezione di questi interventi formativi; d) studi che coinvolgano altri soggetti (colleghi o pazienti) sul cambiamento percepito negli operatori che hanno svolto programmi di medicina narrativa/formazione riflessiva. Questa agenda potrebbe contribuire al superamento di rigide contrapposizioni tra evidence-based medicine e narrative-based medicine, indicando prospettive di ricerca che potrebbero rivelarsi molto promettenti nel panorama non solo italiano, ma anche internazionale.
No
Italian
evaluation; narrative-based medicine; healthcare profesisonals training; patients
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale e Sociale
Capitolo o Saggio
Sì, ma tipo non specificato
Pubblicazione scientifica
Pensieri circolari : narrazione, formazione e cura
V. Alastra, F. Batini
Lecce
Pensa multimedia
2015
171
193
23
9788867602728
Volume a diffusione nazionale
Pensieri circolari
Biella
2014
ASL di Biella
Convegno nazionale
Aderisco
L. Zannini
Book Part (author)
reserved
268
Pensare la valutazione della formazione alla medicina narrativa : riflessioni ed esperienze / L. Zannini (LE STORIE SIAMO NOI). - In: Pensieri circolari : narrazione, formazione e cura / [a cura di] V. Alastra, F. Batini. - Lecce : Pensa multimedia, 2015. - ISBN 9788867602728. - pp. 171-193 (( convegno Pensieri circolari tenutosi a Biella nel 2014.
info:eu-repo/semantics/bookPart
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