Il plutone di Baveno – Mottarone è costituito da diverse varietà di granito, caratterizzate dalla diversa colorazione dei feldspati. La porzione maggiore e altimetricamente più bassa del plutone è costituita da granito bianco, mentre la parte alta è costituita dal tipico granito a feldspato rosa, da granito rosso (sia K-feldspato che oligoclasio colorati), entrambi miarolitici, e da una facies “di transizione” in cui la colorazione del K-feldspato varia irregolarmente da rosa tenue a bianco. I graniti sono tutti metalluminosi o leggermente peralluminosi; quelli a feldspati colorati si distinguono per un tenore più elevato in alcali e minore in Al2O3 (Boriani et al., 1992). Questa differenza tra granito bianco e graniti colorati è evidenziata anche dai diversi caratteri tipologici degli zirconi (Caironi, 1985). Nella facies bianca la biotite è pleocroica sul bruno e altera in una clorite debolmente pleocroica sul verde pallido. Nelle facies colorate la biotite è fortemente pleocroica sul bruno-verde scuro e anche la clorite è nettamente pleocroica sul verde scuro; inoltre, vicino alle lamelle cloritizzate sono presenti fluorite e micro-miaroli a miche chiare. Cristalli di biotiti e cloriti, opportunamente selezionati da campioni rappresentativi delle diverse facies, sono stati analizzati mediante microsonda elettronica (EMP) per gli elementi maggiori, e mediante microsonda ionica Cameca IMS 4f (SIMS) per gli elementi in traccia Li, Be, B e F, in accordo a Ottolini et al. (2002). Le biotiti del granito bianco, rispetto alle altre biotiti, risultano chiaramente più ricche di Mg (MgO = 3.26 – 4.63 wt % contro 1.61 – 2.53 wt %) e più povere di Fe (FeOtot=25.87 - 29.29 wt % contro 26.05 – 31.32 wt %); inoltre sono leggermente più ricche di Al (valore medio di Al2O3 = 18.17 wt % contro 16.23 wt %) e in generale un po’ più povere di Ti (valore medio di TiO2 = 2.08 contro 2.50 wt %). Nei diagrammi classificativi proposti da Abdel Rahman (1994) i due gruppi di biotiti sono sempre ben separati; i campioni provenienti dal granito bianco cadono nei campi caratteristici delle biotiti dei graniti peralluminosi, mentre le biotiti dei graniti colorati sono spostate verso, e in parte entro, i campi delle biotiti dei graniti alcalini. Inoltre le biotiti dei graniti a feldspati colorati si caratterizzano per la presenza di un tenore più elevato di Li2O (valore medio 1.20 vs 0.34 wt %) e di F (valore medio 0.92 vs 0.36 wt %). Gli altri elementi in traccia analizzati (Be e B), sempre molto bassi, non sembrano essere discriminanti per le biotiti dei graniti delle varie facies in quanto variano irregolarmente. Per quanto riguarda le cloriti, si può osservare che i loro caratteri composizionali riflettono quelli delle coesistenti biotiti soprattutto per quanto riguarda i contenuti di MgO e FeOtot, che risultano anche in questo caso discriminanti tra le cloriti della facies bianca e quelle delle facies colorate. Inoltre, nonostante il limitato numero di analisi di cloriti effettuate mediante SIMS, è possibile evidenziare la presenza di Li2O e F in quantità maggiore nei campioni appartenenti alle facies a feldspati colorati. La diversa composizione in termini di elementi maggiori (soprattutto Fe, Mg e Al) sembra essere un carattere acquisito durante la cristallizzazione magmatica e legato ad un diverso chimismo del magma. Il maggior contenuto in F e Li delle biotiti dei graniti a feldspati colorati è da attribuire a fluidi arricchiti in F e Li, presenti probabilmente già a partire dalla fase tardomagmatica, come indica la presenza di fluorite nella roccia e la cristallizzazione nelle geodi, insieme a fluorite e miche litinifere, degli stessi minerali costituenti il granito.
Biotiti e cloriti nelle diverse facies del granito di Baveno-Mottarone (Verbania) / V. Caironi, R. Bocchio, L. Ottolini. - In: PLINIUS. - ISSN 1972-1366. - 32:(2006), pp. 363-364. (Intervento presentato al 85. convegno Congresso Società Italiana di Mineralogia e Petrologia tenutosi a Fluminimaggiore nel 2006).
Biotiti e cloriti nelle diverse facies del granito di Baveno-Mottarone (Verbania)
V. CaironiPrimo
;R. BocchioSecondo
;
2006
Abstract
Il plutone di Baveno – Mottarone è costituito da diverse varietà di granito, caratterizzate dalla diversa colorazione dei feldspati. La porzione maggiore e altimetricamente più bassa del plutone è costituita da granito bianco, mentre la parte alta è costituita dal tipico granito a feldspato rosa, da granito rosso (sia K-feldspato che oligoclasio colorati), entrambi miarolitici, e da una facies “di transizione” in cui la colorazione del K-feldspato varia irregolarmente da rosa tenue a bianco. I graniti sono tutti metalluminosi o leggermente peralluminosi; quelli a feldspati colorati si distinguono per un tenore più elevato in alcali e minore in Al2O3 (Boriani et al., 1992). Questa differenza tra granito bianco e graniti colorati è evidenziata anche dai diversi caratteri tipologici degli zirconi (Caironi, 1985). Nella facies bianca la biotite è pleocroica sul bruno e altera in una clorite debolmente pleocroica sul verde pallido. Nelle facies colorate la biotite è fortemente pleocroica sul bruno-verde scuro e anche la clorite è nettamente pleocroica sul verde scuro; inoltre, vicino alle lamelle cloritizzate sono presenti fluorite e micro-miaroli a miche chiare. Cristalli di biotiti e cloriti, opportunamente selezionati da campioni rappresentativi delle diverse facies, sono stati analizzati mediante microsonda elettronica (EMP) per gli elementi maggiori, e mediante microsonda ionica Cameca IMS 4f (SIMS) per gli elementi in traccia Li, Be, B e F, in accordo a Ottolini et al. (2002). Le biotiti del granito bianco, rispetto alle altre biotiti, risultano chiaramente più ricche di Mg (MgO = 3.26 – 4.63 wt % contro 1.61 – 2.53 wt %) e più povere di Fe (FeOtot=25.87 - 29.29 wt % contro 26.05 – 31.32 wt %); inoltre sono leggermente più ricche di Al (valore medio di Al2O3 = 18.17 wt % contro 16.23 wt %) e in generale un po’ più povere di Ti (valore medio di TiO2 = 2.08 contro 2.50 wt %). Nei diagrammi classificativi proposti da Abdel Rahman (1994) i due gruppi di biotiti sono sempre ben separati; i campioni provenienti dal granito bianco cadono nei campi caratteristici delle biotiti dei graniti peralluminosi, mentre le biotiti dei graniti colorati sono spostate verso, e in parte entro, i campi delle biotiti dei graniti alcalini. Inoltre le biotiti dei graniti a feldspati colorati si caratterizzano per la presenza di un tenore più elevato di Li2O (valore medio 1.20 vs 0.34 wt %) e di F (valore medio 0.92 vs 0.36 wt %). Gli altri elementi in traccia analizzati (Be e B), sempre molto bassi, non sembrano essere discriminanti per le biotiti dei graniti delle varie facies in quanto variano irregolarmente. Per quanto riguarda le cloriti, si può osservare che i loro caratteri composizionali riflettono quelli delle coesistenti biotiti soprattutto per quanto riguarda i contenuti di MgO e FeOtot, che risultano anche in questo caso discriminanti tra le cloriti della facies bianca e quelle delle facies colorate. Inoltre, nonostante il limitato numero di analisi di cloriti effettuate mediante SIMS, è possibile evidenziare la presenza di Li2O e F in quantità maggiore nei campioni appartenenti alle facies a feldspati colorati. La diversa composizione in termini di elementi maggiori (soprattutto Fe, Mg e Al) sembra essere un carattere acquisito durante la cristallizzazione magmatica e legato ad un diverso chimismo del magma. Il maggior contenuto in F e Li delle biotiti dei graniti a feldspati colorati è da attribuire a fluidi arricchiti in F e Li, presenti probabilmente già a partire dalla fase tardomagmatica, come indica la presenza di fluorite nella roccia e la cristallizzazione nelle geodi, insieme a fluorite e miche litinifere, degli stessi minerali costituenti il granito.Pubblicazioni consigliate
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