Contemporary Milanese dialect is characterized by a subject clitic (henceforth scl) system which includes: scl in 2nd and 3rd pers. sing., a lack of scl in postponed inflected verbs and in impersonal, meteorological and existential verbs; a lack of clitic inversion in interrogative clauses. This characterizations is adequate for contemporary Milanese dialect. However, over the centuries, Milanese dialect has undergone a great deal of change with regard to subject-pronoun system: between the Middle Ages and the modern era, it went through a stage where the scl system was far more developed than it is now. In fact, like other medieval varieties, Milanese dialect went through a period of asymmetrical pro-drop, wherein the pronominal subject may be lacking in main clauses, but is almost always present in embedded clauses. During the medieval phase of Milanese dialect, stressed complement pronouns, which later became modern subject pronouns, may also have been used as subjects in the left periphery of the sentence. In documents dating from the 14th-15th centuries, a process begins whereby the order between subject pronoun and pre-verbal negation changes from scl-neg to an order neg-scl, which remained until the loss of the preverbal negation. In the same documents the first evidence of scl a also appears. In the 16th-17th centuries, the scl system of the Milanese dialect seems to reach,its maximum development with the presence of scls in the 1st, 2nd, 3rd and 6th person (as far as the 4th is concerned, the scl of the 1st person applies). By the end of the 18th century, due to the loss of many elements, scls system has acquired a typology similar to that of contemporary Milanese, except for interrogative inversion which remained until the first decades of 20th century.

Il dialetto milanese contemporaneo è caratterizzato da un sistema di clitici soggetto (d’ora in poi cls) che comporta cls per la 2a e 3a sg, assenza di cls nel caso di verbi impersonali, meteorologici e esistenziali e assenza di inversione V – cls nelle frasi interrogative. Questa situazione, descritta da Renzi - Vanelli 1983, è adeguata per il dialetto contemporaneo. Tuttavia, nel corso dei secoli, il milanese ha conosciuto stadi in cui il sistema dei cls era molto più sviluppato di quanto non sia ora. Come altre varietà medievali, il milanese ha attraversato un periodo di pro-drop asimmetrico, con il quale il soggetto pronominale poteva essere assente nelle frasi principali, ma era sempre presente nelle frasi dipendenti. Durante questa stessa fase, i pronomi complemento tonici, destinati a diventare i moderni pronomi soggetto tonici, potevano essere già usati in funzione di soggetto in una posizione diversa da quella abituale, per lo più in una zona della frase dedicata ad ospitare elementi tematizzati o focalizzati (cioè la periferia sinistra della frase). Nei documenti lombardo occidentali del XIV-XV sec. inizia un processo di mutamento sintattico per cui le forme della negazione (ancora) preverbale lasciano ai pronomi soggetto la posizione più vicina al verbo flesso (cioè si passa da una struttura S – neg – V a una struttura neg – S – V). Dal momento che questo processo si verifica solo con i pronomi soggetto derivati dagli antichi nominativi, ma non con altri sintagmi in funzione di soggetto, questa collocazione costituisce un’ulteriore conferma che questi pronomi siano passati alla fase di clitici pronominali. È nei secoli XVI-XVII che, a giudicare dalle fonti, il sistema dei cls del milanese sembra raggiungere il massimo del suo sviluppo. Dal XVIII sec. inizia una fase durante la quale andranno perduti i cls di 1a sg (usato anche per la 1a pl) e di 3a sg. In seguito Cherubini sarà conscio testimone di un ulteriore mutamento, a causa del quale i cls rimasti diverranno elementi obbligatoriamente presenti in frasi assertive. Nelle frasi interrogative l’inversione V-cls rimarrà attestata ancora nei documenti dei primi decenni del XX sec., per poi essere sostituita da frasi caratterizzate come interrogative soltanto dal contorno intonativo.

Materiali per una storia del pronome soggetto in milanese / M. Vai. - In: ACME. - ISSN 0001-494X. - 67:2(2014), pp. 101-144. [10.13130/2282-0035/4573]

Materiali per una storia del pronome soggetto in milanese

M. Vai
Primo
2014

Abstract

Contemporary Milanese dialect is characterized by a subject clitic (henceforth scl) system which includes: scl in 2nd and 3rd pers. sing., a lack of scl in postponed inflected verbs and in impersonal, meteorological and existential verbs; a lack of clitic inversion in interrogative clauses. This characterizations is adequate for contemporary Milanese dialect. However, over the centuries, Milanese dialect has undergone a great deal of change with regard to subject-pronoun system: between the Middle Ages and the modern era, it went through a stage where the scl system was far more developed than it is now. In fact, like other medieval varieties, Milanese dialect went through a period of asymmetrical pro-drop, wherein the pronominal subject may be lacking in main clauses, but is almost always present in embedded clauses. During the medieval phase of Milanese dialect, stressed complement pronouns, which later became modern subject pronouns, may also have been used as subjects in the left periphery of the sentence. In documents dating from the 14th-15th centuries, a process begins whereby the order between subject pronoun and pre-verbal negation changes from scl-neg to an order neg-scl, which remained until the loss of the preverbal negation. In the same documents the first evidence of scl a also appears. In the 16th-17th centuries, the scl system of the Milanese dialect seems to reach,its maximum development with the presence of scls in the 1st, 2nd, 3rd and 6th person (as far as the 4th is concerned, the scl of the 1st person applies). By the end of the 18th century, due to the loss of many elements, scls system has acquired a typology similar to that of contemporary Milanese, except for interrogative inversion which remained until the first decades of 20th century.
Il dialetto milanese contemporaneo è caratterizzato da un sistema di clitici soggetto (d’ora in poi cls) che comporta cls per la 2a e 3a sg, assenza di cls nel caso di verbi impersonali, meteorologici e esistenziali e assenza di inversione V – cls nelle frasi interrogative. Questa situazione, descritta da Renzi - Vanelli 1983, è adeguata per il dialetto contemporaneo. Tuttavia, nel corso dei secoli, il milanese ha conosciuto stadi in cui il sistema dei cls era molto più sviluppato di quanto non sia ora. Come altre varietà medievali, il milanese ha attraversato un periodo di pro-drop asimmetrico, con il quale il soggetto pronominale poteva essere assente nelle frasi principali, ma era sempre presente nelle frasi dipendenti. Durante questa stessa fase, i pronomi complemento tonici, destinati a diventare i moderni pronomi soggetto tonici, potevano essere già usati in funzione di soggetto in una posizione diversa da quella abituale, per lo più in una zona della frase dedicata ad ospitare elementi tematizzati o focalizzati (cioè la periferia sinistra della frase). Nei documenti lombardo occidentali del XIV-XV sec. inizia un processo di mutamento sintattico per cui le forme della negazione (ancora) preverbale lasciano ai pronomi soggetto la posizione più vicina al verbo flesso (cioè si passa da una struttura S – neg – V a una struttura neg – S – V). Dal momento che questo processo si verifica solo con i pronomi soggetto derivati dagli antichi nominativi, ma non con altri sintagmi in funzione di soggetto, questa collocazione costituisce un’ulteriore conferma che questi pronomi siano passati alla fase di clitici pronominali. È nei secoli XVI-XVII che, a giudicare dalle fonti, il sistema dei cls del milanese sembra raggiungere il massimo del suo sviluppo. Dal XVIII sec. inizia una fase durante la quale andranno perduti i cls di 1a sg (usato anche per la 1a pl) e di 3a sg. In seguito Cherubini sarà conscio testimone di un ulteriore mutamento, a causa del quale i cls rimasti diverranno elementi obbligatoriamente presenti in frasi assertive. Nelle frasi interrogative l’inversione V-cls rimarrà attestata ancora nei documenti dei primi decenni del XX sec., per poi essere sostituita da frasi caratterizzate come interrogative soltanto dal contorno intonativo.
subject pronouns; subject clitics; Italian dialects; diachronic syntax; Milanese dialect; Tobler-Mussafia Law; verb second; left periphery; Romance linguistics; Medieval Italian dialects
Settore L-LIN/01 - Glottologia e Linguistica
2014
Article (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Materiali per una storia del pronome soggetto in milanese - ACME 2014-2.pdf

accesso aperto

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 482.97 kB
Formato Adobe PDF
482.97 kB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/257385
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact