Recentemente, nel panorama delle colture appositamente dedicate alla produzione energetica, Arundo Donax L. o canna comune desta un grande interesse per un suo potenziale sfruttamento. L’attenzione per questa coltura trova giustificazione nella notevole quantità di biomassa prodotta, nella sua resistenza ai diversi stress abiotici e biotici, nella multifunzionalità del suo impiego per scopi energetici, nel ridotto numero di interventi agronomici e conseguente nei costi molto competitivi. Grazie a queste sue peculiarità, Arundo Donax L. può essere in grado di competere con altre già affermate colture, come ad esempio il mais. A tal proposito, è stato allestito un campo sperimentale nell’azienda didattico-sperimentale di Landriano, raccogliendo diversi cloni della canna in tutto il territorio nazionale per valutare l’effettiva resa e per studiarne le caratteristiche fenotipiche ed il potenziale impiego della pianta nella filiera agroenergetica. Dalle prove effettuate è emerso che, per la potenziale produzione di biogas, la composizione chimica e la struttura della biomassa di Arundo Donax L. sono di qualità inferiore rispetto al mais. Se la valutazione della produzione di biogas fosse rapportata all’ettaro, la resa della canna comune riesce a rendere competitivo il suo utilizzo nei confronti delle altre colture. Infatti, se dal mais è possibile ottenere mediamente 7000 Nmc ha-1 di biogas, in virtù della sua grande produttività Arundo Donax L. è in grado di generare 11361 Nmc ha-1. Nell’ottica di uno sfruttamento per fini energetici, la minor qualità della canna comune viene controbilanciata da una notevole produttività della stessa; inoltre il ridotto numero di interventi agronomici e la durata del canneto (≅10-12 anni) rendono economicamente molto competitivo il suo impiego.
La produzione di biogas da Arundo Donax L. o canna comune nella filiera agroenergetica / L. Corno, A. Schievano, F. Tambone, S.R. Pilu, F.C. Badone, F. Adani. ((Intervento presentato al 30. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Chimica Agraria tenutosi a Milano nel 2012.
La produzione di biogas da Arundo Donax L. o canna comune nella filiera agroenergetica
L. CornoPrimo
;A. SchievanoSecondo
;F. Tambone;S.R. Pilu;F. AdaniUltimo
2012
Abstract
Recentemente, nel panorama delle colture appositamente dedicate alla produzione energetica, Arundo Donax L. o canna comune desta un grande interesse per un suo potenziale sfruttamento. L’attenzione per questa coltura trova giustificazione nella notevole quantità di biomassa prodotta, nella sua resistenza ai diversi stress abiotici e biotici, nella multifunzionalità del suo impiego per scopi energetici, nel ridotto numero di interventi agronomici e conseguente nei costi molto competitivi. Grazie a queste sue peculiarità, Arundo Donax L. può essere in grado di competere con altre già affermate colture, come ad esempio il mais. A tal proposito, è stato allestito un campo sperimentale nell’azienda didattico-sperimentale di Landriano, raccogliendo diversi cloni della canna in tutto il territorio nazionale per valutare l’effettiva resa e per studiarne le caratteristiche fenotipiche ed il potenziale impiego della pianta nella filiera agroenergetica. Dalle prove effettuate è emerso che, per la potenziale produzione di biogas, la composizione chimica e la struttura della biomassa di Arundo Donax L. sono di qualità inferiore rispetto al mais. Se la valutazione della produzione di biogas fosse rapportata all’ettaro, la resa della canna comune riesce a rendere competitivo il suo utilizzo nei confronti delle altre colture. Infatti, se dal mais è possibile ottenere mediamente 7000 Nmc ha-1 di biogas, in virtù della sua grande produttività Arundo Donax L. è in grado di generare 11361 Nmc ha-1. Nell’ottica di uno sfruttamento per fini energetici, la minor qualità della canna comune viene controbilanciata da una notevole produttività della stessa; inoltre il ridotto numero di interventi agronomici e la durata del canneto (≅10-12 anni) rendono economicamente molto competitivo il suo impiego.Pubblicazioni consigliate
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