Un sistema erodibile per la cessione ritardata di farmaci, recentemente presentato in configurazione ad unità multiple, è stato proposto per il rilascio selettivo di insulina al colon sulla base di un approccio tempo-dipendente. L'intestino crasso, infatti, è descritto come un sito potenzialmente più favorevole rispetto al tenue per l'assorbimento della proteina in ragione di una inferiore concentrazione di peptidasi e di una maggiore suscettibilità della mucosa all'azione di enhancers di permeabilità [1]. Il sistema è costituito da una minicopmressa contenente l'attivo insieme al promotore d'assorbimento glicocolato sodico, un rivestimento polimerico idrofilo interno (idrossipropil metilcellulosa, HPMC, a bassa viscosità) finalizzato ad impartire la necessaria fase di latenza al rilascio, un film intermedio insolubile ma permeabile e flessibile (Eudragit® NE30 D ed Explotab® V17 al 20% m/m sul polimetacrilato), che contribuisce a differire la cessione del farmaco rallentando la penetrazione dei fluidi acquosi nello strato sottostante e, più esternamente, da un film enterico che, mantenendo la formulazione inalterata durante la sua permanenza gastrica, neutralizza l'influenza della variabilità di quest'ultima e permette di perseguire una cessione mirata al colon avvalendosi della relativa riproducibilità del tempo di transito lungo l'intestino tenue [2]. I nuclei contenenti insulina (0,4 mg) e glicocolato sodico (4 mg) sono stati preparati per compressione diretta in comprimitrice rotativa con punzoni concavi di diametro pari a 2,5 mm e poi rivestiti per filmatura, nell'ordine, con una soluzione acquosa di Methocel® E50 fino ad uno spessore dello strato applicato di 250 µm, una dispersione acquosa di Eudragit® NE30 D ed Explotab® V17 fino ad uno spessore del film di 20 µm e, infine, con una soluzione idro-alcoolica di HPMC acetato succinato (7,5 mg/cm2). La formulazione così allestita è stata saggiata in vitro mediante apparecchio per la disgregazione utilizzando quali fluidi di immersione HCl 0,1 N per 2 h ed in seguito tampone fosfato pH 6,8. Insulina e glicocolato sodico sono stati dosati in campioni di fluido prelevati a tempi successivi mediante RP-HPLC [3]. Inoltre, è stato effettuato uno studio in vivo con ratti maschi Sprague Dowley nutriti ad libitum e resi diabetici con streptozocina. La concentrazione di glucosio ed insulina nei campioni di plasma raccolti dalla vena caudale dei roditori è stata rispettivamente determinata con metodo Trinder ed ELISA. I profili di rilascio in vitro hanno mostrato l'auspicata gastroresistenza e, nel mezzo a pH 6,8, una cessione rapida e quantitativa dell'attivo dopo fasi di latenza di durata riproducibile. Nel ratto, gli stessi sistemi hanno prodotto, rispetto ad una soluzione dell'ormone ed a minicompresse prive dei rivestimenti polimerici sopra descritti, un significativo e pronunciato abbassamento della glicemia ed un marcato aumento della concentrazione plasmatica di insulina. Entrambi gli effetti sono stati osservati approssimativamente a 6 h dalla somministrazione. Questi risultati indicano come, quando i ratti sono stati trattati con il sistema di rilascio completo dei relativi rivestimenti funzionali, l'ormone sia stato effettivamente assorbito dopo un iniziale periodo di latenza. Tale latenza, in base a dati di letteratura sul transito gastrointestinale nel modello animale utilizzato, sembrerebbe essere compatibile con una cessione ileo-colonica della proteina [4,5]. [1] A Maroni et al, Adv Drug Deliv Rev 64, 540-556 (2012) [2] A Maroni et al, Int. J. Pharm. 440, 256-263 (2013) [3] MD Del Curto et al, J. Pharm. Sci. 98, 4661-4669 (2009) [4] H Tozaki et al, J. Pharm. Sci. 86, 1016-1021 (1997) [5] C Tuleu et al, Int. J. Pharm. 180, 13-131 (1999).

Valutazione in vitro ed in vivo di un sistema orale per il rilascio colonico di insulina / M.D. Del Curto, S. Salmaso, A. Maroni, P. Caliceti, A. Gazzaniga - In: Atti del 54° Simposio AFI[s.l] : Tipolitografia Manfredi, Varese, 2014 Jun. - pp. 234-235 (( Intervento presentato al 54. convegno SIMPOSIO AFI tenutosi a Rimini nel 2014.

Valutazione in vitro ed in vivo di un sistema orale per il rilascio colonico di insulina

M.D. Del Curto
Primo
;
A. Maroni;A. Gazzaniga
Ultimo
2014

Abstract

Un sistema erodibile per la cessione ritardata di farmaci, recentemente presentato in configurazione ad unità multiple, è stato proposto per il rilascio selettivo di insulina al colon sulla base di un approccio tempo-dipendente. L'intestino crasso, infatti, è descritto come un sito potenzialmente più favorevole rispetto al tenue per l'assorbimento della proteina in ragione di una inferiore concentrazione di peptidasi e di una maggiore suscettibilità della mucosa all'azione di enhancers di permeabilità [1]. Il sistema è costituito da una minicopmressa contenente l'attivo insieme al promotore d'assorbimento glicocolato sodico, un rivestimento polimerico idrofilo interno (idrossipropil metilcellulosa, HPMC, a bassa viscosità) finalizzato ad impartire la necessaria fase di latenza al rilascio, un film intermedio insolubile ma permeabile e flessibile (Eudragit® NE30 D ed Explotab® V17 al 20% m/m sul polimetacrilato), che contribuisce a differire la cessione del farmaco rallentando la penetrazione dei fluidi acquosi nello strato sottostante e, più esternamente, da un film enterico che, mantenendo la formulazione inalterata durante la sua permanenza gastrica, neutralizza l'influenza della variabilità di quest'ultima e permette di perseguire una cessione mirata al colon avvalendosi della relativa riproducibilità del tempo di transito lungo l'intestino tenue [2]. I nuclei contenenti insulina (0,4 mg) e glicocolato sodico (4 mg) sono stati preparati per compressione diretta in comprimitrice rotativa con punzoni concavi di diametro pari a 2,5 mm e poi rivestiti per filmatura, nell'ordine, con una soluzione acquosa di Methocel® E50 fino ad uno spessore dello strato applicato di 250 µm, una dispersione acquosa di Eudragit® NE30 D ed Explotab® V17 fino ad uno spessore del film di 20 µm e, infine, con una soluzione idro-alcoolica di HPMC acetato succinato (7,5 mg/cm2). La formulazione così allestita è stata saggiata in vitro mediante apparecchio per la disgregazione utilizzando quali fluidi di immersione HCl 0,1 N per 2 h ed in seguito tampone fosfato pH 6,8. Insulina e glicocolato sodico sono stati dosati in campioni di fluido prelevati a tempi successivi mediante RP-HPLC [3]. Inoltre, è stato effettuato uno studio in vivo con ratti maschi Sprague Dowley nutriti ad libitum e resi diabetici con streptozocina. La concentrazione di glucosio ed insulina nei campioni di plasma raccolti dalla vena caudale dei roditori è stata rispettivamente determinata con metodo Trinder ed ELISA. I profili di rilascio in vitro hanno mostrato l'auspicata gastroresistenza e, nel mezzo a pH 6,8, una cessione rapida e quantitativa dell'attivo dopo fasi di latenza di durata riproducibile. Nel ratto, gli stessi sistemi hanno prodotto, rispetto ad una soluzione dell'ormone ed a minicompresse prive dei rivestimenti polimerici sopra descritti, un significativo e pronunciato abbassamento della glicemia ed un marcato aumento della concentrazione plasmatica di insulina. Entrambi gli effetti sono stati osservati approssimativamente a 6 h dalla somministrazione. Questi risultati indicano come, quando i ratti sono stati trattati con il sistema di rilascio completo dei relativi rivestimenti funzionali, l'ormone sia stato effettivamente assorbito dopo un iniziale periodo di latenza. Tale latenza, in base a dati di letteratura sul transito gastrointestinale nel modello animale utilizzato, sembrerebbe essere compatibile con una cessione ileo-colonica della proteina [4,5]. [1] A Maroni et al, Adv Drug Deliv Rev 64, 540-556 (2012) [2] A Maroni et al, Int. J. Pharm. 440, 256-263 (2013) [3] MD Del Curto et al, J. Pharm. Sci. 98, 4661-4669 (2009) [4] H Tozaki et al, J. Pharm. Sci. 86, 1016-1021 (1997) [5] C Tuleu et al, Int. J. Pharm. 180, 13-131 (1999).
Settore CHIM/09 - Farmaceutico Tecnologico Applicativo
giu-2014
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