L’articolo, diviso in due parti, si propone di studiare la traduzione in italiano delle schede descrittive di un catalogo di una mostra d’arte (Chardin. Il pittore del silenzio, Ferrara 2010-11). Nella prima parte vengono studiate le modalità di traduzione di tre forme grammaticali (il pronome clitico nous, l’imperativo alla prima pers. plurale e le interrogative dirette) e di tre dispositivi di messa in rilievo (dislocazione, frase scissa e pseudo-scissa) che sono utili indicatori della presenza nel testo del locutore (il curatore-critico d’arte). Nella seconda parte vengono invece studiate alcune strategie traduttive (scelte lessicali, spostamenti di elementi all’interno del testo, aggiunte e omissioni) che permettono di definire i criteri generali adottati dal traduttore. Dall’insieme di queste analisi emerge che la traduzione italiana si caratterizza per uno stile alto ed elegante che tende a cancellare la soggettività e i tratti colloquiali del testo originale francese.
La traduction en italien d’un catalogue d’une exposition de peinture : Essai d’analyse = La traduzione delle schede di un catalogo di una mostra d'arte : Chardin, Il pittore del silenzio / A.G. Bramati (LABIRINTI). - In: L'objet d'art et de culture à la lumière de ses médiations / [a cura di] J.P. Dufiet. - Trento : Università degli Studi di Trento Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2014. - ISBN 9788884435538. - pp. 111-138 (( convegno Journée d’étude : 19 novembre tenutosi a Trento nel 2014.
La traduction en italien d’un catalogue d’une exposition de peinture : Essai d’analyse = La traduzione delle schede di un catalogo di una mostra d'arte : Chardin, Il pittore del silenzio
A.G. Bramati
2014
Abstract
L’articolo, diviso in due parti, si propone di studiare la traduzione in italiano delle schede descrittive di un catalogo di una mostra d’arte (Chardin. Il pittore del silenzio, Ferrara 2010-11). Nella prima parte vengono studiate le modalità di traduzione di tre forme grammaticali (il pronome clitico nous, l’imperativo alla prima pers. plurale e le interrogative dirette) e di tre dispositivi di messa in rilievo (dislocazione, frase scissa e pseudo-scissa) che sono utili indicatori della presenza nel testo del locutore (il curatore-critico d’arte). Nella seconda parte vengono invece studiate alcune strategie traduttive (scelte lessicali, spostamenti di elementi all’interno del testo, aggiunte e omissioni) che permettono di definire i criteri generali adottati dal traduttore. Dall’insieme di queste analisi emerge che la traduzione italiana si caratterizza per uno stile alto ed elegante che tende a cancellare la soggettività e i tratti colloquiali del testo originale francese.File | Dimensione | Formato | |
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