Negli ultimi anni è aumentato l’interesse per quei metodi di restauro capaci di coniugare efficienza, selettività e sicurezza. Tale attenzione risulta particolarmente necessaria nel caso di dipinti caratterizzati, per loro natura, da fragilità e delicatezza. Recenti avanzamenti nel campo delle biotecnologie hanno aperto interessanti prospettive per lo sviluppo di nuovi prodotti a base di microrganismi come agenti di biopulitura per la rimozione di depositi indesiderati ed alterazioni da dipinti ed affreschi. Ad esempio, le croste nere e bianche costituite da solfati e nitrati possono essere eliminate selettivamente attraverso l’impiego di batteri solfato e nitrato riduttori. Benché molto promettenti, questi metodi di biorestauro presentano questi limiti principali: i) relativamente pochi casi di studio hanno saggiato la compatibilità dei diversi pigmenti con le cellule batteriche; ii) la tecnica può richiede un relativamente alto numero di applicazioni per la rimozione di depositi, alterazioni e croste spessi e compatti con conseguenze sui costi di trattamento. Nel presente lavoro vengono proposti due casi studio in cui sono affrontati i limiti sopracitati. Il primo tratta la rimozione di alterazioni solfatiche su un dipinto murario del XIV secolo. Batteri appartenenti alla specie Desulfovibrio vulgaris sono stati utilizzati con successo mostrando alta compatibilità col pigmento azzurrite. Il secondo mostra come l’applicazione delle conoscenze di fisiologia dei batteri solfato riduttori possono essere applicate per aumentare le rese fermentative ed ottenere maggiori densità cellulari con potenziali conseguenze positive sui costi di trattamento.

Uso di batteri solfato-riduttori nel biorestauro di dipinti murari / A. Balloi, E. Lombardi, S. Metaldi, F. Troiano, D. Gulotta, A. Polo, E. Gioventù, S. Borin, L. Toniolo, C. Sorlini, F. Cappitelli, D. Daffonchio. ((Intervento presentato al 1. convegno BIO RESTAURO NEI MUSEI VATICANI tenutosi a Stato della città del vaticano nel 2013.

Uso di batteri solfato-riduttori nel biorestauro di dipinti murari

A. Balloi;E. Lombardi;F. Troiano;A. Polo;S. Borin;C. Sorlini;F. Cappitelli;D. Daffonchio
2013

Abstract

Negli ultimi anni è aumentato l’interesse per quei metodi di restauro capaci di coniugare efficienza, selettività e sicurezza. Tale attenzione risulta particolarmente necessaria nel caso di dipinti caratterizzati, per loro natura, da fragilità e delicatezza. Recenti avanzamenti nel campo delle biotecnologie hanno aperto interessanti prospettive per lo sviluppo di nuovi prodotti a base di microrganismi come agenti di biopulitura per la rimozione di depositi indesiderati ed alterazioni da dipinti ed affreschi. Ad esempio, le croste nere e bianche costituite da solfati e nitrati possono essere eliminate selettivamente attraverso l’impiego di batteri solfato e nitrato riduttori. Benché molto promettenti, questi metodi di biorestauro presentano questi limiti principali: i) relativamente pochi casi di studio hanno saggiato la compatibilità dei diversi pigmenti con le cellule batteriche; ii) la tecnica può richiede un relativamente alto numero di applicazioni per la rimozione di depositi, alterazioni e croste spessi e compatti con conseguenze sui costi di trattamento. Nel presente lavoro vengono proposti due casi studio in cui sono affrontati i limiti sopracitati. Il primo tratta la rimozione di alterazioni solfatiche su un dipinto murario del XIV secolo. Batteri appartenenti alla specie Desulfovibrio vulgaris sono stati utilizzati con successo mostrando alta compatibilità col pigmento azzurrite. Il secondo mostra come l’applicazione delle conoscenze di fisiologia dei batteri solfato riduttori possono essere applicate per aumentare le rese fermentative ed ottenere maggiori densità cellulari con potenziali conseguenze positive sui costi di trattamento.
10-ott-2013
Superfici litoidi ; dipinti murari ; biorestauro ; Desulfovibrio vulgaris
Settore AGR/16 - Microbiologia Agraria
MUSEI VATICANI
Uso di batteri solfato-riduttori nel biorestauro di dipinti murari / A. Balloi, E. Lombardi, S. Metaldi, F. Troiano, D. Gulotta, A. Polo, E. Gioventù, S. Borin, L. Toniolo, C. Sorlini, F. Cappitelli, D. Daffonchio. ((Intervento presentato al 1. convegno BIO RESTAURO NEI MUSEI VATICANI tenutosi a Stato della città del vaticano nel 2013.
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