The study of Dantean prophetism and of its relationship with the “she-wolf” (that is greed-lust for power), is carried out through the analysis of the most intensely prophetic moments of the poem: from the eschatological, political and social aspects of the background, through the intense reminiscences from Ezekiel and Apocalypse re-contextualized in Purgatory XIX and XX, to the great eschatological-political visions of Purgatory XXXII and XXXIII, to the quiet and sorrowful hope expressed in Beatrice's last cantos. Dante's prophetic cry is inseparable from the different images of the poet inside the Comedy : the pilgrim poet (the agens); the scribe poet, assigned to reproduce the experiences lived by the pilgrim; the author, that is the prophet poet, who also says “I” and intervenes from the present of the writing to teach the reader and execrate the vices of led astray Christianity. Then Dante's position is examined between the ancient auctores- poets and the auctoritas due to the holy books of the Old and New Testament.

Lo studio del profetismo dantesco e del rapporto tra esso e la "lupa" (cioè la cupidigia-volontà di potenza, è condotto attraverso l'analisi dei momenti più intensamente profetici del poema: dagli aspetti escatologici, politici e sociali dell'antefatto, attraverso le intense reminiscenze da Ezechiele e da Apocalisse ricontestualizzate in Purg. XIX e XX, alle grandiose visioni escatologico-politiche di Purg. XXXII e XXXIII, alla sommessa e dolente speranza espressa negli ultimi canti di Beatrice.Il grido profetico di Dante è inseparabile dalle diverse immagini del poeta all'interno della Commedia: il poeta-pellegrino (l'agens); il poeta-scriba, addetto a riprodurre le esperienze vissute dal pellegrino; l'autore, cioè il poeta-profeta, il quale dice "io" anch'egli e intervienedal presente della scrittura per ammaestrare il lettore ed esecrare i vizi della cristianità sviata. Si esamina quindi la posizione di Dante tra i poeti-auctores antichi e l'auctoritas che spetta ai libri sacri di AT e di NT.

Dante poeta-profeta, pellegrino, autore : strutturazione espessiva della Commedia e visione escatologica dantesca / M.G. Riccobono. - Roma : Aracne, 2013. - ISBN 978-88-548-5337-9.

Dante poeta-profeta, pellegrino, autore : strutturazione espessiva della Commedia e visione escatologica dantesca

M.G. Riccobono
Primo
2013

Abstract

The study of Dantean prophetism and of its relationship with the “she-wolf” (that is greed-lust for power), is carried out through the analysis of the most intensely prophetic moments of the poem: from the eschatological, political and social aspects of the background, through the intense reminiscences from Ezekiel and Apocalypse re-contextualized in Purgatory XIX and XX, to the great eschatological-political visions of Purgatory XXXII and XXXIII, to the quiet and sorrowful hope expressed in Beatrice's last cantos. Dante's prophetic cry is inseparable from the different images of the poet inside the Comedy : the pilgrim poet (the agens); the scribe poet, assigned to reproduce the experiences lived by the pilgrim; the author, that is the prophet poet, who also says “I” and intervenes from the present of the writing to teach the reader and execrate the vices of led astray Christianity. Then Dante's position is examined between the ancient auctores- poets and the auctoritas due to the holy books of the Old and New Testament.
2013
Lo studio del profetismo dantesco e del rapporto tra esso e la "lupa" (cioè la cupidigia-volontà di potenza, è condotto attraverso l'analisi dei momenti più intensamente profetici del poema: dagli aspetti escatologici, politici e sociali dell'antefatto, attraverso le intense reminiscenze da Ezechiele e da Apocalisse ricontestualizzate in Purg. XIX e XX, alle grandiose visioni escatologico-politiche di Purg. XXXII e XXXIII, alla sommessa e dolente speranza espressa negli ultimi canti di Beatrice.Il grido profetico di Dante è inseparabile dalle diverse immagini del poeta all'interno della Commedia: il poeta-pellegrino (l'agens); il poeta-scriba, addetto a riprodurre le esperienze vissute dal pellegrino; l'autore, cioè il poeta-profeta, il quale dice "io" anch'egli e intervienedal presente della scrittura per ammaestrare il lettore ed esecrare i vizi della cristianità sviata. Si esamina quindi la posizione di Dante tra i poeti-auctores antichi e l'auctoritas che spetta ai libri sacri di AT e di NT.
io del poeta che scrive ; auctor ; scriba ; pellegrino raccontato ; auctoritas ; Ugo Capeto ; sette visioni ; Bruno di Segni ; Ruperto di Deutz ; Capetingi ; Ezechiele ; Apocalisse ; cinquecentodiececinque ; prologo in cielo ; prologo in terra ; la lupa
Settore L-FIL-LET/09 - Filologia e Linguistica Romanza
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria e Letterature Comparate
Dante poeta-profeta, pellegrino, autore : strutturazione espessiva della Commedia e visione escatologica dantesca / M.G. Riccobono. - Roma : Aracne, 2013. - ISBN 978-88-548-5337-9.
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