INTRODUZIONE Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria previsto dal DM n°176 del 1/8/2005 ha imposto una revisione dei percorsi didattici dedicati all'acquisizione di saperi comuni. Le ICPA rappresentano una tematica di interesse comune a diverse competenze specialistiche,pertanto, nell'A.A. 12-13 è stata avviata la sperimentazione di un percorso formativo su tale argomento rivolto a tutti i medici (n=42) appartenenti alle Scuole di specializzazione in Ortopedia, Ginecologia ed Ostetricia, Igiene e Medicina Preventiva , Medicina Legale e Medicina del Lavoro. MATERIALI E METODI Il percorso è stato strutturato in due parti: 8 ore d'aula, finalizzate a illustrare il problema delle ICPA; 17 ore di didattica su casi clinici in piccoli gruppi misti, svolta in modo autonomo con la supervisione di un tutor a distanza. Sono state effettuate valutazioni della sperimentazione da parte degli studenti, in tre momenti differenti e con strumenti diversi: a) Valutazione delle attività seminariale al termine delle ore d'aula, attraverso un questionario on-line b) Valutazione della didattica basata su casi clinici, al termine dei lavori dei gruppi, attraverso un focus group (FG) c) Valutazione globale dell'esperienza, a conclusione, mediante questionario cartaceo. RISULTATI Ventinove studenti (69%) hanno valutato la didattica d'aula. Il 76% dei rispondenti riteneva di avere le conoscenze necessarie per comprendere l'argomento presentato. La didattica formale ha suscitato interesse nel 86% dei casi. I mandati ricevuti per i lavori di gruppo sono risultati sufficientemente chiari per il 42% e le attività formative di gruppo sono apparse utili per il 52% dei partecipanti e realizzabili per il 18%. Durante il FG è emerso che l'analisi di casi ha dato la possibilità di confrontarsi con colleghi che affrontano il problema delle ICPA da punti di vista differenti; tuttavia, è stato segnalato che alcuni aspetti organizzativi andrebbero migliorati. La valutazione conclusiva del percorso formativo è stata effettuata da 20 studenti(48%) ed è stata positiva. Il materiale didattico presentato è stato ritenuto utile nel 90% dei casi, così come l'attività formativa svolta in gruppo (75%).Gli studenti si sono sentiti stimolati a partecipare attivamente con osservazioni e commenti (90%). L'attività di tutoraggio è stata ritenuta adeguata (95%) e il 90% dei rispondenti ritiene di aver acquisito delle conoscenze nuove rispetto all'argomento trattato. CONCLUSIONE Studenti di scuole di specializzazione diverse apprezzano l'effettuazione di percorsi formativi comuni su tematiche come le ICPA, perché ciò dà la possibilità di avviare un confronto interprofessionale, soprattutto a partire da casi clinici. Tuttavia, anche se questi percorsi si basano su casi percepiti come utili e il lavoro viene supervisionato con un sistema di tutoraggio a distanza efficace, particolare attenzione va posta sugli aspetti organizzativi, soprattutto quando le diverse Scuole di Specializzazione sono dislocate in sedi distanti. In questo caso, gli studenti, che svolgono compiti assistenziali, faticano a trovare spazi e tempi per la discussione dei casi in piccoli gruppi. In futuro andranno valutate risorse multimediali che permettono la discussione a distanza dei casi clinici assegnati.

Sperimentazione di un percorso formativo comune a diverse scuole di specializzazione sulle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA) / F. Auxilia, M. Nobile, L. Zannini. ((Intervento presentato al 46. convegno Congresso Nazionale SItI tenutosi a Giardini Naxos nel 2013.

Sperimentazione di un percorso formativo comune a diverse scuole di specializzazione sulle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA)

F. Auxilia
Primo
;
M. Nobile
Secondo
;
L. Zannini
Ultimo
2013

Abstract

INTRODUZIONE Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria previsto dal DM n°176 del 1/8/2005 ha imposto una revisione dei percorsi didattici dedicati all'acquisizione di saperi comuni. Le ICPA rappresentano una tematica di interesse comune a diverse competenze specialistiche,pertanto, nell'A.A. 12-13 è stata avviata la sperimentazione di un percorso formativo su tale argomento rivolto a tutti i medici (n=42) appartenenti alle Scuole di specializzazione in Ortopedia, Ginecologia ed Ostetricia, Igiene e Medicina Preventiva , Medicina Legale e Medicina del Lavoro. MATERIALI E METODI Il percorso è stato strutturato in due parti: 8 ore d'aula, finalizzate a illustrare il problema delle ICPA; 17 ore di didattica su casi clinici in piccoli gruppi misti, svolta in modo autonomo con la supervisione di un tutor a distanza. Sono state effettuate valutazioni della sperimentazione da parte degli studenti, in tre momenti differenti e con strumenti diversi: a) Valutazione delle attività seminariale al termine delle ore d'aula, attraverso un questionario on-line b) Valutazione della didattica basata su casi clinici, al termine dei lavori dei gruppi, attraverso un focus group (FG) c) Valutazione globale dell'esperienza, a conclusione, mediante questionario cartaceo. RISULTATI Ventinove studenti (69%) hanno valutato la didattica d'aula. Il 76% dei rispondenti riteneva di avere le conoscenze necessarie per comprendere l'argomento presentato. La didattica formale ha suscitato interesse nel 86% dei casi. I mandati ricevuti per i lavori di gruppo sono risultati sufficientemente chiari per il 42% e le attività formative di gruppo sono apparse utili per il 52% dei partecipanti e realizzabili per il 18%. Durante il FG è emerso che l'analisi di casi ha dato la possibilità di confrontarsi con colleghi che affrontano il problema delle ICPA da punti di vista differenti; tuttavia, è stato segnalato che alcuni aspetti organizzativi andrebbero migliorati. La valutazione conclusiva del percorso formativo è stata effettuata da 20 studenti(48%) ed è stata positiva. Il materiale didattico presentato è stato ritenuto utile nel 90% dei casi, così come l'attività formativa svolta in gruppo (75%).Gli studenti si sono sentiti stimolati a partecipare attivamente con osservazioni e commenti (90%). L'attività di tutoraggio è stata ritenuta adeguata (95%) e il 90% dei rispondenti ritiene di aver acquisito delle conoscenze nuove rispetto all'argomento trattato. CONCLUSIONE Studenti di scuole di specializzazione diverse apprezzano l'effettuazione di percorsi formativi comuni su tematiche come le ICPA, perché ciò dà la possibilità di avviare un confronto interprofessionale, soprattutto a partire da casi clinici. Tuttavia, anche se questi percorsi si basano su casi percepiti come utili e il lavoro viene supervisionato con un sistema di tutoraggio a distanza efficace, particolare attenzione va posta sugli aspetti organizzativi, soprattutto quando le diverse Scuole di Specializzazione sono dislocate in sedi distanti. In questo caso, gli studenti, che svolgono compiti assistenziali, faticano a trovare spazi e tempi per la discussione dei casi in piccoli gruppi. In futuro andranno valutate risorse multimediali che permettono la discussione a distanza dei casi clinici assegnati.
17-ott-2013
Settore MED/42 - Igiene Generale e Applicata
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale e Sociale
Sperimentazione di un percorso formativo comune a diverse scuole di specializzazione sulle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA) / F. Auxilia, M. Nobile, L. Zannini. ((Intervento presentato al 46. convegno Congresso Nazionale SItI tenutosi a Giardini Naxos nel 2013.
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