Una riflessione sul futuro secondo un approccio ispirato agli Studi Culturali è imprescindibile da un’osservazione e da un’interrogazione delle azioni umane e delle pratiche culturali che si manifestano sia su scala globale sia locale nel presente storico. Questo saggio si propone di guardare all’oggi da una prospettiva interdisciplinare, tentando di individuare un’utopia della felicità per il presente come progetto per il futuro. Non si intende certamente ripercorrere l’enorme letteratura sull’utopia e sulla felicità, quanto piuttosto ragionare su una felicità possibile qui e ora in risposta alla crisi della contemporaneità e all’incertezza diffusa sul futuro dell’umanità come comunità di uguali. L’ispirazione teorica e pragmatica viene dalle azioni dell’intellettuale nel mondo – “worldly”, come lo ha definito Edward Said – e anche dalle pratiche quotidiane dell’individuo comune, del migrante. Si esaminerà come esempio il caso di Mandiaye N’Diaye, attore e drammaturgo per il Teatro delle Albe (Ravenna) e fondatore del Takku Ligey Téâtre a Diol Kadd (Senegal).

Quale felicità per l'oggi? Suggerimenti dal mondo migrante / C. Gualtieri - In: Il futuro come intreccio : tempo e profezia nella tradizione letteraria moderna e contemporanea / [a cura di] C. Consiglio. - Messina : Mesogea, 2013 Oct. - ISBN 978-88-469-2127-7. - pp. 143-158

Quale felicità per l'oggi? Suggerimenti dal mondo migrante

C. Gualtieri
Primo
2013

Abstract

Una riflessione sul futuro secondo un approccio ispirato agli Studi Culturali è imprescindibile da un’osservazione e da un’interrogazione delle azioni umane e delle pratiche culturali che si manifestano sia su scala globale sia locale nel presente storico. Questo saggio si propone di guardare all’oggi da una prospettiva interdisciplinare, tentando di individuare un’utopia della felicità per il presente come progetto per il futuro. Non si intende certamente ripercorrere l’enorme letteratura sull’utopia e sulla felicità, quanto piuttosto ragionare su una felicità possibile qui e ora in risposta alla crisi della contemporaneità e all’incertezza diffusa sul futuro dell’umanità come comunità di uguali. L’ispirazione teorica e pragmatica viene dalle azioni dell’intellettuale nel mondo – “worldly”, come lo ha definito Edward Said – e anche dalle pratiche quotidiane dell’individuo comune, del migrante. Si esaminerà come esempio il caso di Mandiaye N’Diaye, attore e drammaturgo per il Teatro delle Albe (Ravenna) e fondatore del Takku Ligey Téâtre a Diol Kadd (Senegal).
Futuro ; Felicità ; utopia ; migranti ; intellettuale nel mondo ; pratiche ; azioni quotidiane
Settore L-LIN/10 - Letteratura Inglese
ott-2013
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