Per Plutarco la qualità artistica delle statue e l’effettiva mimesi delle fattezze fisiche hanno un valore secondario: gli interessa solo la capacità del ritratto di rivelare l’ethos insieme ai tratti del volto. Il lessico che egli adotta nel presentare le statue, di solito trascurato nelle analisi, anticipa in sintesi il giudizio etico di Plutarco sui personaggi delle sue biografie e merita specifici approfondimenti, di cui si offrono alcuni esempi.
Ritrarre l’ethos: statue e scelte lessicali nelle Vite Parallele / C. Castelli (COLLECTANEA). - In: Gli scritti di Plutarco: tradizione, traduzione, ricezione, commento / [a cura di] G. Pace, P. Volpe Cacciatore. - Napoli : D'Auria, 2013. - ISBN 9788870923483. - pp. 103-110
Ritrarre l’ethos: statue e scelte lessicali nelle Vite Parallele
C. Castelli
2013
Abstract
Per Plutarco la qualità artistica delle statue e l’effettiva mimesi delle fattezze fisiche hanno un valore secondario: gli interessa solo la capacità del ritratto di rivelare l’ethos insieme ai tratti del volto. Il lessico che egli adotta nel presentare le statue, di solito trascurato nelle analisi, anticipa in sintesi il giudizio etico di Plutarco sui personaggi delle sue biografie e merita specifici approfondimenti, di cui si offrono alcuni esempi.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.