Introduzione: la Scala di Valutazione della Disabilità da Dispnea (SVDD) oggettiva le limitazioni alle attività quotidiane, imposte dalla dispnea, nelle unità di terapia intensiva respiratoria (UTIIR). È già stata sottoposta a validazione preliminare su campione ridotto; questo articolo corrobora la validazione. Inoltre, il dato empirico suggerisce che il carico di lavoro infermieristico aumenti parallelamente alla disabilità da dispnea. Lo studio valuta la SVDD anche come possibile strumento di rilevazione del peso infermieristico dei pazienti in UTIIR, valutando la capacità della SVDD di riconoscere correttamente i pazienti autonomi, parzialmente dipendenti e dipendenti rispetto al metodo svizzero, che utilizza queste tre categorie per determinare i carichi di lavoro Materiali e metodi: tra settembre e dicembre 2011 è stato arruolato un campione di convenienza (n=18) nell’UTIIR dell’ospedale di Casatenovo, studiato con la SVDD e il metodo svizzero. Per consolidare la validazione della SVDD, sono stati raccolti dati anche con le scale MRC e BADL, da cui essa deriva, analizzando congiuntamente i nuovi dati e quelli vecchi (ntotale=40). Per il confronto col metodo svizzero, si è limitata l’analisi ai soggetti dipendenti, essendo questi la maggioranza secondo il metodo svizzero (n=16). Risultati: la SVDD ha mostrato affidabilità (=0.92) e validità rispetto a BADL (ρ=0.69, p=0.0002) e MRC (r=-0.61, p=0.0018). La validità rispetto al metodo svizzero, nell’identificazione dei pazienti dipendenti, è buona (rIC95%=[0.50;0.91], p<0.0001). Discussione: la SVDD ha una buona validità rispetto al metodo svizzero, nell’identificazione dei pazienti dipendenti. Deve essere valutata su ampio campione la capacità di individuare quelli parzialmente dipendenti e autonomi. Conferma le doti di validità e affidabilità mostrate nella validazione preliminare. Conclusioni: la SVDD ha un’utilità clinica (valutazione della disabilità da dispnea) e organizzativa (utilizzo del dato per la rilevazione dei carichi di lavoro e le considerazioni sul fabbisogno di personale infermieristico). Per completare la valutazione, è auspicabile la prosecuzione dello studio.

La scala di valutazione della disabilità da dispnea (SVDD) : consolidamento della validazione e rilevazione dei carichi di lavoro infermieristici in terapia intensiva respiratoria / E. Cemmi, S. Terzoni, C. Ricci, A. Destrebecq. - In: SCENARIO. - ISSN 1592-5951. - 2013:1(2013), pp. 16-23.

La scala di valutazione della disabilità da dispnea (SVDD) : consolidamento della validazione e rilevazione dei carichi di lavoro infermieristici in terapia intensiva respiratoria

S. Terzoni
Secondo
;
C. Ricci
Penultimo
;
A. Destrebecq
Ultimo
2013

Abstract

Introduzione: la Scala di Valutazione della Disabilità da Dispnea (SVDD) oggettiva le limitazioni alle attività quotidiane, imposte dalla dispnea, nelle unità di terapia intensiva respiratoria (UTIIR). È già stata sottoposta a validazione preliminare su campione ridotto; questo articolo corrobora la validazione. Inoltre, il dato empirico suggerisce che il carico di lavoro infermieristico aumenti parallelamente alla disabilità da dispnea. Lo studio valuta la SVDD anche come possibile strumento di rilevazione del peso infermieristico dei pazienti in UTIIR, valutando la capacità della SVDD di riconoscere correttamente i pazienti autonomi, parzialmente dipendenti e dipendenti rispetto al metodo svizzero, che utilizza queste tre categorie per determinare i carichi di lavoro Materiali e metodi: tra settembre e dicembre 2011 è stato arruolato un campione di convenienza (n=18) nell’UTIIR dell’ospedale di Casatenovo, studiato con la SVDD e il metodo svizzero. Per consolidare la validazione della SVDD, sono stati raccolti dati anche con le scale MRC e BADL, da cui essa deriva, analizzando congiuntamente i nuovi dati e quelli vecchi (ntotale=40). Per il confronto col metodo svizzero, si è limitata l’analisi ai soggetti dipendenti, essendo questi la maggioranza secondo il metodo svizzero (n=16). Risultati: la SVDD ha mostrato affidabilità (=0.92) e validità rispetto a BADL (ρ=0.69, p=0.0002) e MRC (r=-0.61, p=0.0018). La validità rispetto al metodo svizzero, nell’identificazione dei pazienti dipendenti, è buona (rIC95%=[0.50;0.91], p<0.0001). Discussione: la SVDD ha una buona validità rispetto al metodo svizzero, nell’identificazione dei pazienti dipendenti. Deve essere valutata su ampio campione la capacità di individuare quelli parzialmente dipendenti e autonomi. Conferma le doti di validità e affidabilità mostrate nella validazione preliminare. Conclusioni: la SVDD ha un’utilità clinica (valutazione della disabilità da dispnea) e organizzativa (utilizzo del dato per la rilevazione dei carichi di lavoro e le considerazioni sul fabbisogno di personale infermieristico). Per completare la valutazione, è auspicabile la prosecuzione dello studio.
assistenza infermieristica; carico di lavoro; valutazione; dispnea; disabilità
Settore MED/45 - Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche
2013
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