Dermatophytosis is an infection of the keratinised layers of the skin and hair of animals and in cattle Trichophyton verrucosum is the most prevalent dermatophyte isolated. Trichophyton verrucosum is a spore forming fungus. The spores can remain alive for years in a dry environment. Cattle ringworm, caused by T. verrucosum, has worldwide distribution and has been considered a major public and veterinary health problem in the world in fact it's one of the most frequent zooanthroponoses and human occupational disease for farmers and veterinarians. The aim of this study was to evaluate the prevalence of ringworm in cattle and breeders in farms located in North of Italy in order to set-up efficacious strategies to prevent or control it. For these reasons two questionnaires were administered to 41 veterinarians working in North of Italy and to 354 farmers of the Province of Lodi. Moreover 45 samples (cutaneous fragments and hair) were collected by scarification from ringworm lesions for microscopical and cultural examinations. According to veterinarians involved in the study, dermatophytosis was present in 19% of farms in the last year (30% in the last 5 years). The reduction of zootechnical performance, referred by veterinarians, firstly involved young animals as lower average daily gains (34%). The attention of farmers and veterinarians, in relation to ringworm, was mainly focalized on cases with a great spread of the disease or on human infections (15% of infected farms), where the maximum use of the vaccine is observed. According to the results of this study among 354 farms, 88 of them (24,86%) were clinically positive for skin ringworm lesions. Ringworm lesions were most commonly observed in calves or in young animals. No significant relations were observed between ringworm and environmental factors, even if it's known that cleaning and disinfection of animals reduce spread of dermatophyte spores in the surroundings and prevent transmission by indirect contact. Trichophyton verrucosum was detected in 84,4% of cutaneous samples from ringworm lesions. In conclusion this study confirms the high prevalence of trichophytosis in cattle and in humans (farmers and veterinarians) and the necessity to adopt effectiveness prevention strategies, including also vaccination that appeared to be a very efficient measure in controlling bovine ringworm.

La dermatofitosi è un’infezione fungina degli strati cheratinizzati della cute e del pelo che nel bovino è sostenuta prevalentemente da Trichophyton verrucosum, micete le cui spore possiedono una elevata resistenza ambientale. La dermatofitosi bovina ha una distribuzione a livello mondiale ed essendo una zoonosi è considerata in tutto il mondo un importante problema per la salute pubblica. Non disponendo di dati aggiornati circa la situazione epidemiologica della malattia, l’obiettivo del nostro lavoro è stato quello di indagare sulla prevalenza della dermatomicosi bovina in allevamenti del Nord Italia, sulla diffusione della patologia tra gli operatori zootecnici e sull’approccio gestionale del problema. A tale scopo sono stati progettati questionari compilati sia da 41 veterinari buiatri liberi professionisti operanti in Nord Italia, sia da operatori del Dipartimento Veterinario ASL della Provincia di Lodi al momento delle visite ispettive in 354 aziende di bovine nel territorio lodigiano. Nell’ambito del progetto sviluppato coi servizi veterinari dell’ASL della provincia di Lodi sono stati inoltre raccolti, 45 campioni individuali in doppio in 18 aziende agricole, per scarificazione delle lesioni cutanee riconducibili a dermatofitosi, utilizzati sia per l’esame microscopico a fresco che per l’esame colturale su terreno selettivo. Le risposte dei veterinari hanno messo in evidenza che, in presenza di tricofitosi (19% degli allevamenti nell’anno in corso e nel 30% negli ultimi 5 anni), la riduzione delle performance zootecniche si osservava prevalentemente sugli animali giovani (34%) come diminuzione degli incrementi ponderali. Nel 15% degli allevamenti colpiti sono stati riferiti casi di infezione del personale di stalla. La preoccupazione maggiore degli allevatori, correlata ad una maggiore propensione ad un approccio profilattico di tipo vaccinale, è risultata dipendente dalla gravità dell’infezione in termini di interessamento di un elevato numero di capi e/o nei casi segnalati di contagio del personale di stalla. Nella provincia di Lodi è stata evidenziata una elevata prevalenza della tricofitosi (88/354) pari al 24,86% (I.C.95%: 20-29,8) delle aziende considerate, con una prevalenza mediana di capi colpiti del 3,7% (variabile tra 0,4% e 56,4%). Nella maggior parte dei casi le lesioni si manifestavano nei giovani, mentre interessavano le vacche adulte solo nel 10% delle stalle infette. L’indagine non ha messo in evidenza specifici fattori di rischio per la diffusione della tricofitosi, né una particolare distribuzione spaziale nel territorio provinciale. L’84,4% degli scarificati cutanei sono risultati positivi per la presenza di T. verrucosum che risulta il primario agente di dermatomicosi bovina. In conclusione le nostre indagini mettono in evidenza una elevata diffusione della dermatomicosi negli allevamenti bovini e tra gli operatori zootecnici; per tali ragioni emerge la necessità di adottare strategie preventive e di controllo efficaci come la vaccinazione, considerata l’intervento di elezione nel controllo dell’infezione.

Indagine sulla dermatofitosi in allevamenti bovini del Nord Italia / L. Rossi, F. Mancianti, S. Nardoni, E. Sfondrini, M. Luini. - In: LARGE ANIMALS REVIEW. - ISSN 1124-4593. - 18:5(2012 Oct), pp. 235-240.

Indagine sulla dermatofitosi in allevamenti bovini del Nord Italia

L. Rossi;
2012

Abstract

Dermatophytosis is an infection of the keratinised layers of the skin and hair of animals and in cattle Trichophyton verrucosum is the most prevalent dermatophyte isolated. Trichophyton verrucosum is a spore forming fungus. The spores can remain alive for years in a dry environment. Cattle ringworm, caused by T. verrucosum, has worldwide distribution and has been considered a major public and veterinary health problem in the world in fact it's one of the most frequent zooanthroponoses and human occupational disease for farmers and veterinarians. The aim of this study was to evaluate the prevalence of ringworm in cattle and breeders in farms located in North of Italy in order to set-up efficacious strategies to prevent or control it. For these reasons two questionnaires were administered to 41 veterinarians working in North of Italy and to 354 farmers of the Province of Lodi. Moreover 45 samples (cutaneous fragments and hair) were collected by scarification from ringworm lesions for microscopical and cultural examinations. According to veterinarians involved in the study, dermatophytosis was present in 19% of farms in the last year (30% in the last 5 years). The reduction of zootechnical performance, referred by veterinarians, firstly involved young animals as lower average daily gains (34%). The attention of farmers and veterinarians, in relation to ringworm, was mainly focalized on cases with a great spread of the disease or on human infections (15% of infected farms), where the maximum use of the vaccine is observed. According to the results of this study among 354 farms, 88 of them (24,86%) were clinically positive for skin ringworm lesions. Ringworm lesions were most commonly observed in calves or in young animals. No significant relations were observed between ringworm and environmental factors, even if it's known that cleaning and disinfection of animals reduce spread of dermatophyte spores in the surroundings and prevent transmission by indirect contact. Trichophyton verrucosum was detected in 84,4% of cutaneous samples from ringworm lesions. In conclusion this study confirms the high prevalence of trichophytosis in cattle and in humans (farmers and veterinarians) and the necessity to adopt effectiveness prevention strategies, including also vaccination that appeared to be a very efficient measure in controlling bovine ringworm.
La dermatofitosi è un’infezione fungina degli strati cheratinizzati della cute e del pelo che nel bovino è sostenuta prevalentemente da Trichophyton verrucosum, micete le cui spore possiedono una elevata resistenza ambientale. La dermatofitosi bovina ha una distribuzione a livello mondiale ed essendo una zoonosi è considerata in tutto il mondo un importante problema per la salute pubblica. Non disponendo di dati aggiornati circa la situazione epidemiologica della malattia, l’obiettivo del nostro lavoro è stato quello di indagare sulla prevalenza della dermatomicosi bovina in allevamenti del Nord Italia, sulla diffusione della patologia tra gli operatori zootecnici e sull’approccio gestionale del problema. A tale scopo sono stati progettati questionari compilati sia da 41 veterinari buiatri liberi professionisti operanti in Nord Italia, sia da operatori del Dipartimento Veterinario ASL della Provincia di Lodi al momento delle visite ispettive in 354 aziende di bovine nel territorio lodigiano. Nell’ambito del progetto sviluppato coi servizi veterinari dell’ASL della provincia di Lodi sono stati inoltre raccolti, 45 campioni individuali in doppio in 18 aziende agricole, per scarificazione delle lesioni cutanee riconducibili a dermatofitosi, utilizzati sia per l’esame microscopico a fresco che per l’esame colturale su terreno selettivo. Le risposte dei veterinari hanno messo in evidenza che, in presenza di tricofitosi (19% degli allevamenti nell’anno in corso e nel 30% negli ultimi 5 anni), la riduzione delle performance zootecniche si osservava prevalentemente sugli animali giovani (34%) come diminuzione degli incrementi ponderali. Nel 15% degli allevamenti colpiti sono stati riferiti casi di infezione del personale di stalla. La preoccupazione maggiore degli allevatori, correlata ad una maggiore propensione ad un approccio profilattico di tipo vaccinale, è risultata dipendente dalla gravità dell’infezione in termini di interessamento di un elevato numero di capi e/o nei casi segnalati di contagio del personale di stalla. Nella provincia di Lodi è stata evidenziata una elevata prevalenza della tricofitosi (88/354) pari al 24,86% (I.C.95%: 20-29,8) delle aziende considerate, con una prevalenza mediana di capi colpiti del 3,7% (variabile tra 0,4% e 56,4%). Nella maggior parte dei casi le lesioni si manifestavano nei giovani, mentre interessavano le vacche adulte solo nel 10% delle stalle infette. L’indagine non ha messo in evidenza specifici fattori di rischio per la diffusione della tricofitosi, né una particolare distribuzione spaziale nel territorio provinciale. L’84,4% degli scarificati cutanei sono risultati positivi per la presenza di T. verrucosum che risulta il primario agente di dermatomicosi bovina. In conclusione le nostre indagini mettono in evidenza una elevata diffusione della dermatomicosi negli allevamenti bovini e tra gli operatori zootecnici; per tali ragioni emerge la necessità di adottare strategie preventive e di controllo efficaci come la vaccinazione, considerata l’intervento di elezione nel controllo dell’infezione.
Bovine; Dermatomycosis; Epidemiology; Zoonosis
Settore AGR/18 - Nutrizione e Alimentazione Animale
ott-2012
http://cabdirect.org/abstracts/20133045660.html;jsessionid=F897B1A7A2305FF3C5444A85D2D7DB8D
Article (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/212618
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 1
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? 1
social impact