L’”ereditarietà” professionale, ampiamente riscontrabile negli ambienti notarili della Milano settecentesca, trova nella parabola professionale di Giuseppe e Vincenzo D’Adda un esempio paradigmatico. Il primo, notaio e causidico collegiato, roga soprattutto per il Luogo Pio delle Quattro Marie, di cui è cancelliere. Il secondo, avvantaggiato dall’esperienza paterna, supera le aspettative del genitore, compiendo una mirabile carriera, come notaio, avvocato, professore nelle Scuole Palatine e sindaco della Camera mercantile, coronata dalla pubblicazione di un manuale di arte notarile che ebbe grande diffusione anche al di fuori del territorio lombardo.
Due generazioni di notai nella Milano di fine ancien régime : Giuseppe e Vincenzo D'Adda / S.T. Salvi. - In: HISTORIA ET IUS. - ISSN 2279-7416. - 2:(2012 Nov), pp. 10.1-10.21.
Due generazioni di notai nella Milano di fine ancien régime : Giuseppe e Vincenzo D'Adda
S.T. SalviPrimo
2012
Abstract
L’”ereditarietà” professionale, ampiamente riscontrabile negli ambienti notarili della Milano settecentesca, trova nella parabola professionale di Giuseppe e Vincenzo D’Adda un esempio paradigmatico. Il primo, notaio e causidico collegiato, roga soprattutto per il Luogo Pio delle Quattro Marie, di cui è cancelliere. Il secondo, avvantaggiato dall’esperienza paterna, supera le aspettative del genitore, compiendo una mirabile carriera, come notaio, avvocato, professore nelle Scuole Palatine e sindaco della Camera mercantile, coronata dalla pubblicazione di un manuale di arte notarile che ebbe grande diffusione anche al di fuori del territorio lombardo.File | Dimensione | Formato | |
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