Il volume illustra la parabola teorica dell'antropologo franco-americano René Girard, uno tra i più influenti e controversi pensatori viventi, nell'ormai consueta articolazione in tre fasi: la prima è caratterizzata dalla scoperta della natura mimetica, interdividuale e rivalitaria del desiderio (da Menozogna romantica e verità romanzesca ai saggi sull'Edipo re); la seconda dall'individuazione del meccanismo vittimario come sorgente della religione e delle strutture sociali (La violenza e il sacro); la terza, infine, dall'interpretazione del messaggio giudaico-cristiano come rivelazione della violenza fondatrice, rifiuto di ogni suggestione di massa ed esortazione a reindirizzare l'imitazione verso modelli non-violenti (da Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo a oggi). La tripartizione può essere letta anche come un percorso che parte dalla modernità, risale ai tempi arcaici e infine ritorna all'età presente, proponendone una lettura segnata da risvolti apocalittici. Tesi fondamentale dello studio è che nel pensiero girardiano siano compresenti — in una tensione irrisolta — una filosofia deterministica ed evoluzionistica, all'opera nell'analisi delle dinamiche comportamentali individuali e collettive, e una prospettiva provvidenzialistica e finalistica, funzionale all'apologia del cristianesimo.
René Girard : il confronto con l'Altro / G. Mormino. - Roma : Carocci, 2012. - ISBN 9788843066148.
René Girard : il confronto con l'Altro
G. MorminoPrimo
2012
Abstract
Il volume illustra la parabola teorica dell'antropologo franco-americano René Girard, uno tra i più influenti e controversi pensatori viventi, nell'ormai consueta articolazione in tre fasi: la prima è caratterizzata dalla scoperta della natura mimetica, interdividuale e rivalitaria del desiderio (da Menozogna romantica e verità romanzesca ai saggi sull'Edipo re); la seconda dall'individuazione del meccanismo vittimario come sorgente della religione e delle strutture sociali (La violenza e il sacro); la terza, infine, dall'interpretazione del messaggio giudaico-cristiano come rivelazione della violenza fondatrice, rifiuto di ogni suggestione di massa ed esortazione a reindirizzare l'imitazione verso modelli non-violenti (da Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo a oggi). La tripartizione può essere letta anche come un percorso che parte dalla modernità, risale ai tempi arcaici e infine ritorna all'età presente, proponendone una lettura segnata da risvolti apocalittici. Tesi fondamentale dello studio è che nel pensiero girardiano siano compresenti — in una tensione irrisolta — una filosofia deterministica ed evoluzionistica, all'opera nell'analisi delle dinamiche comportamentali individuali e collettive, e una prospettiva provvidenzialistica e finalistica, funzionale all'apologia del cristianesimo.File | Dimensione | Formato | |
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