Anche se la questione ha radici lontane, che affondano nell'affaire Dreyfus che negli anni a cavallo tra Otto e Novecento divise la cultura francese ed europea in due schieramenti inconciliabili, Il tradimento dei chierici (1927) resta uno dei testi seminali sul ruolo (e l'autonomia) degli intellettuali: un libro che mette il sale della polemica su ferite tuttora aperte. Contro la crescente barbarie delle società occidentali e il loro impoverimento culturale (la subordinazione del pensiero agli interessi del capitale), Benda difende un ruolo dell'intellettuale «custode di valori» al servizio di concetti universali come la ragione, la verità, la giustizia. I «traditori» contro i quali si scaglia sono gli sciovinisti, i razzisti, i fascisti di ogni gradazione. Ma anche i rappresentanti di quella corporazione intellettuale che fa politica al riparo della sua presunta superiorità e imparzialità; i servi di ogni regime o ideologia, anche quando mossi delle migliori intenzioni.
L’autonomia della cultura di Julien Benda / D. Cadeddu (PICCOLA BIBLIOTECA EINAUDI. NUOVA SERIE). - In: Il tradimento dei chierici / J. Benda ; [a cura di] D. Cadeddu. - Prima edizione. - Torino : Einaudi, 2012. - ISBN 9788806191184. - pp. VII-XXI
L’autonomia della cultura di Julien Benda
D. CadedduPrimo
2012
Abstract
Anche se la questione ha radici lontane, che affondano nell'affaire Dreyfus che negli anni a cavallo tra Otto e Novecento divise la cultura francese ed europea in due schieramenti inconciliabili, Il tradimento dei chierici (1927) resta uno dei testi seminali sul ruolo (e l'autonomia) degli intellettuali: un libro che mette il sale della polemica su ferite tuttora aperte. Contro la crescente barbarie delle società occidentali e il loro impoverimento culturale (la subordinazione del pensiero agli interessi del capitale), Benda difende un ruolo dell'intellettuale «custode di valori» al servizio di concetti universali come la ragione, la verità, la giustizia. I «traditori» contro i quali si scaglia sono gli sciovinisti, i razzisti, i fascisti di ogni gradazione. Ma anche i rappresentanti di quella corporazione intellettuale che fa politica al riparo della sua presunta superiorità e imparzialità; i servi di ogni regime o ideologia, anche quando mossi delle migliori intenzioni.File | Dimensione | Formato | |
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