La più evidente differenza tra la teoria del patto sociale di Gassendi e quella di Hobbes consiste nella maggiore articolazione della prima; se Hobbes prevede un unico patto fondatore, il capitolo "De Iustitia, Iure ac Legibus" del Syntagma philosophicum delinea tre momenti successivi che hanno portato dallo stato di natura alla costituzione dello Stato civile. La prima pactio fonda la proprietà, la seconda garantisce la protezione dei più deboli da parte della comunità nel suo complesso, con la terza il potere di punire è trasferito a un numero ristretto di uomini; ma quest'ultimo passo è compiuto per ragioni di mera comodità e può essere considerato come non essenziale per l'esistenza di una società umana in generale. Con questa teoria Gassendi conferma la propria distanza dall'assolutismo politico, da un lato guardando al tradizionale particolarismo di natura feudale, che attacca da posizioni di retroguardia l'ordinamento dei moderni stati nazionali, dall'altro ponendo le basi per uno dei principali aspetti del liberalismo lockiano, ovvero la distinzione tra pactum unionis e pactum subiectionis e la natura derivata e secondaria di quest'ultimo. L'articolo sostiene la tesi che la delineazione gassendiana sia una libera riflessione su temi del V libro del De rerum natura, là dove Lucrezio descrive il passaggio dalla vita more ferarum alla vita civile.

Il triplo contratto sociale in Lucrezio e in Gassendi / G. Mormino - In: Lucrezio e la modernità : i secoli XV-XVII / [a cura di] F. Del Lucchese, V. Morfino, G. Mormino. - Napoli : Bibliopolis, 2011. - ISBN 9788870885934. - pp. 141-162

Il triplo contratto sociale in Lucrezio e in Gassendi

G. Mormino
Primo
2011

Abstract

La più evidente differenza tra la teoria del patto sociale di Gassendi e quella di Hobbes consiste nella maggiore articolazione della prima; se Hobbes prevede un unico patto fondatore, il capitolo "De Iustitia, Iure ac Legibus" del Syntagma philosophicum delinea tre momenti successivi che hanno portato dallo stato di natura alla costituzione dello Stato civile. La prima pactio fonda la proprietà, la seconda garantisce la protezione dei più deboli da parte della comunità nel suo complesso, con la terza il potere di punire è trasferito a un numero ristretto di uomini; ma quest'ultimo passo è compiuto per ragioni di mera comodità e può essere considerato come non essenziale per l'esistenza di una società umana in generale. Con questa teoria Gassendi conferma la propria distanza dall'assolutismo politico, da un lato guardando al tradizionale particolarismo di natura feudale, che attacca da posizioni di retroguardia l'ordinamento dei moderni stati nazionali, dall'altro ponendo le basi per uno dei principali aspetti del liberalismo lockiano, ovvero la distinzione tra pactum unionis e pactum subiectionis e la natura derivata e secondaria di quest'ultimo. L'articolo sostiene la tesi che la delineazione gassendiana sia una libera riflessione su temi del V libro del De rerum natura, là dove Lucrezio descrive il passaggio dalla vita more ferarum alla vita civile.
Settore M-FIL/03 - Filosofia Morale
2011
Book Part (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/169896
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact