In questo saggio si esaminano le strategie retoriche utilizzate negli scritti degli schiavi per dimostrare come si sfrutti il canone imperiale per rivolgersi ai lettori occidentali (inglesi e americani). L’Autobiografia di Olaudah Equiano è analizzata in modo comparativo con altre slave narratives e con alcuni scritti del canone letterario britannico, sia per indagare il rapporto tra l’autore e il lettore nella contingenza storica della produzione del testo, sia per sottolineare i prestiti dalla tradizione imperiale come modalità, per i subalterni, di acquisire voce pubblica e politica. Questo taglio di lettura si rivela utile anche per leggere le modalità contemporanee di esercizio del potere, subordinazione e negoziazione. PAROLE CHIAVE: Scrittura degli schiavi, slave narratives, avventura, canone, impero, Equiano, schavitù. ENGLISH VERSIONSlave narratives are explored in this essay as forms of writing which use the rhetorical strategies of the imperial canon to attract British and North–American readerships. Olaudah Equiano’s Autobiography is taken as a case study, firmly located in its historical background, and compared both to other slave narratives and to literary texts of the British tradition. This approach, while highlighting the need to negotiate a space for subordinate people to claim a public voice, also underlines strategies which might well apply to a reading of contemporary forms of subordination and empire. KEY WORDS: Slave narratives, adventure, canon, empire, slavery, Equiano
L'avventura dello schiavo scritta nel canone dell'impero / C. Gualtieri - In: Schiavitù dei corpi, schiavitù dei linguaggi / [a cura di] L. De Michelis. - Milano : Montedit, 2010. - ISBN 978-88-6587-0112. - pp. 175-193
L'avventura dello schiavo scritta nel canone dell'impero
C. GualtieriPrimo
2010
Abstract
In questo saggio si esaminano le strategie retoriche utilizzate negli scritti degli schiavi per dimostrare come si sfrutti il canone imperiale per rivolgersi ai lettori occidentali (inglesi e americani). L’Autobiografia di Olaudah Equiano è analizzata in modo comparativo con altre slave narratives e con alcuni scritti del canone letterario britannico, sia per indagare il rapporto tra l’autore e il lettore nella contingenza storica della produzione del testo, sia per sottolineare i prestiti dalla tradizione imperiale come modalità, per i subalterni, di acquisire voce pubblica e politica. Questo taglio di lettura si rivela utile anche per leggere le modalità contemporanee di esercizio del potere, subordinazione e negoziazione. PAROLE CHIAVE: Scrittura degli schiavi, slave narratives, avventura, canone, impero, Equiano, schavitù. ENGLISH VERSIONSlave narratives are explored in this essay as forms of writing which use the rhetorical strategies of the imperial canon to attract British and North–American readerships. Olaudah Equiano’s Autobiography is taken as a case study, firmly located in its historical background, and compared both to other slave narratives and to literary texts of the British tradition. This approach, while highlighting the need to negotiate a space for subordinate people to claim a public voice, also underlines strategies which might well apply to a reading of contemporary forms of subordination and empire. KEY WORDS: Slave narratives, adventure, canon, empire, slavery, EquianoFile | Dimensione | Formato | |
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