Sulla base di numerose ricerche che sono state condotte anche dall'OMS e dall'UNICEF si può dire che l'allattamento esclusivo al seno, se viene a mancare nei primi sei mesi di vita può essere un importante fattore di rischio per la salute dei bambini e delle madri. L'UNICEF con il suo nuovo progetto di ricerca intitolato: "Baby Friendly Comunity Initiative (B.F.C.I.) e allattamento al seno esclusivo: uno studio controllato multicentrico" intende valutare se, utilizzando i così detti Sette Passi per la protezione, la promozione e il sostegno dell'allattamento materno nelle strutture socio - sanitarie territoriali, si possa contribuire a far aumentare i tassi di allattamento esclusivo al seno nei primi sei - dodici mesi di vita del bambino. L'obiettivo di questo lavoro è quello di valutare gli strumenti predisposti per l'attuazione del suddetto progetto. Lo studio pilota, che ha coinvolto trentanove mamme, è stato condotto presso il reparto di puerperio Santa Caterina della Fondazione I RCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena dal 15 al 31 luglio 2009. La documentazione è la risultanza di un questionario cartaceo somministrato al letto della puerpera, le cui risposte sono state riportate nel programma informatico EpiData fornito dall'UNICEF e di un'intervista telefonica un mese più tardi. Dai risultati è emerso che occorre rivedere la tipografia del questionario cartaceo e di conseguenza anche il software di EpiData al fine di poter utilizzare anche il mouse per inserire i dati e poter salvare più di nove files alla volta. Inoltre si dovrebbero riformulare alcune domande ed intervistare le mamme preferibilmente nelle ultime ore del mattino o nella seconde parte del pomeriggio. l'inserimento dei dati, che era previsto anche direttamente sul computer al letto della neomamma, è risultato difficoltoso poiché non vi è un punto di appoggio stabile e la batteria del PC ha un'autonomia limitata. le' interviste telefoniche hanno avuto successo: sarebbe comunque opportuno impegnare personale competente in materia di puerperio e dare così delle risposte maggiormente documentate ai quesiti delle madri, incentivando di conseguenza il loro interesse.
Studio pilota nell'ambito dell'iniziativa denominata: comunità amica dei bambini per l'allattamento materno / E. Bottini, A. Bossi, P.A. Mauri. - Università degli Studi di Milano : Università degli Studi di Milano, 2009.
Studio pilota nell'ambito dell'iniziativa denominata: comunità amica dei bambini per l'allattamento materno
A. BossiSecondo
;P.A. MauriUltimo
2009
Abstract
Sulla base di numerose ricerche che sono state condotte anche dall'OMS e dall'UNICEF si può dire che l'allattamento esclusivo al seno, se viene a mancare nei primi sei mesi di vita può essere un importante fattore di rischio per la salute dei bambini e delle madri. L'UNICEF con il suo nuovo progetto di ricerca intitolato: "Baby Friendly Comunity Initiative (B.F.C.I.) e allattamento al seno esclusivo: uno studio controllato multicentrico" intende valutare se, utilizzando i così detti Sette Passi per la protezione, la promozione e il sostegno dell'allattamento materno nelle strutture socio - sanitarie territoriali, si possa contribuire a far aumentare i tassi di allattamento esclusivo al seno nei primi sei - dodici mesi di vita del bambino. L'obiettivo di questo lavoro è quello di valutare gli strumenti predisposti per l'attuazione del suddetto progetto. Lo studio pilota, che ha coinvolto trentanove mamme, è stato condotto presso il reparto di puerperio Santa Caterina della Fondazione I RCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena dal 15 al 31 luglio 2009. La documentazione è la risultanza di un questionario cartaceo somministrato al letto della puerpera, le cui risposte sono state riportate nel programma informatico EpiData fornito dall'UNICEF e di un'intervista telefonica un mese più tardi. Dai risultati è emerso che occorre rivedere la tipografia del questionario cartaceo e di conseguenza anche il software di EpiData al fine di poter utilizzare anche il mouse per inserire i dati e poter salvare più di nove files alla volta. Inoltre si dovrebbero riformulare alcune domande ed intervistare le mamme preferibilmente nelle ultime ore del mattino o nella seconde parte del pomeriggio. l'inserimento dei dati, che era previsto anche direttamente sul computer al letto della neomamma, è risultato difficoltoso poiché non vi è un punto di appoggio stabile e la batteria del PC ha un'autonomia limitata. le' interviste telefoniche hanno avuto successo: sarebbe comunque opportuno impegnare personale competente in materia di puerperio e dare così delle risposte maggiormente documentate ai quesiti delle madri, incentivando di conseguenza il loro interesse.Pubblicazioni consigliate
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