Troppe cricche, troppi giochini, troppi dissensi, troppe fondazioni, troppe correnti e, in aggiunta, troppi pasticcioni: insomma, troppo tutto. Berlusconi ha deciso di farla finita. «Ghe pensi mi» - è sbottato. Che il Cavaliere dovesse darsi una mossa, ne sono convinti (e lo hanno anche detto) in tanti, compresi molti dei suoi fedelissimi. Tutto sta a sapere quale sia la mossa giusta per lui, perché riaffermi la sua leadership e ridia una prospettiva ad un Governo e ad una maggioranza platealmente in affanno, se non proprio in confusione. Non c’è dubbio che le difficoltà odierne siano molte - e gravi - e che non dipendano, checché sostenga Berlusconi, da complotti o da congiure intentate contro di lui da fantomatici «poteri forti»: poteri sempre invocati, e sempre lasciati nell’indeterminato, proprio perché servono solo ombre per scaricare sull’esterno colpe che non si vuole ammettere proprie. Né si può sostenere che sia l’opposizione a rendergli la vita magra. Anzi, il Cavaliere non potrebbe sperare in niente di meglio di una minoranza così conciata: tra giustizialismo, beghe interne e afasia programmatica sembra più una sua contro-assicurazione che non una minaccia incombente.

Contrasti nel Pdl. Berlusconi pensa alla resa dei conti / R. Chiarini. - In: IL GIORNALE DI BRESCIA. - 65:182(2010 Jul 04), pp. 1-1.

Contrasti nel Pdl. Berlusconi pensa alla resa dei conti

R. Chiarini
Primo
2010

Abstract

Troppe cricche, troppi giochini, troppi dissensi, troppe fondazioni, troppe correnti e, in aggiunta, troppi pasticcioni: insomma, troppo tutto. Berlusconi ha deciso di farla finita. «Ghe pensi mi» - è sbottato. Che il Cavaliere dovesse darsi una mossa, ne sono convinti (e lo hanno anche detto) in tanti, compresi molti dei suoi fedelissimi. Tutto sta a sapere quale sia la mossa giusta per lui, perché riaffermi la sua leadership e ridia una prospettiva ad un Governo e ad una maggioranza platealmente in affanno, se non proprio in confusione. Non c’è dubbio che le difficoltà odierne siano molte - e gravi - e che non dipendano, checché sostenga Berlusconi, da complotti o da congiure intentate contro di lui da fantomatici «poteri forti»: poteri sempre invocati, e sempre lasciati nell’indeterminato, proprio perché servono solo ombre per scaricare sull’esterno colpe che non si vuole ammettere proprie. Né si può sostenere che sia l’opposizione a rendergli la vita magra. Anzi, il Cavaliere non potrebbe sperare in niente di meglio di una minoranza così conciata: tra giustizialismo, beghe interne e afasia programmatica sembra più una sua contro-assicurazione che non una minaccia incombente.
Berlusconi ; Ghe pensi mi
Settore SPS/04 - Scienza Politica
4-lug-2010
http://air.unimi.it/retrieve/123991/4luglio2010prof.%20Chiarini.pdf
Article (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
4luglio2010prof. Chiarini.pdf

accesso aperto

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 2.12 MB
Formato Adobe PDF
2.12 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/144926
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact