This essay offers a critical examination of Law No. 76 of 15 May 2025, which introduces a comprehensive regulatory framework for worker participation in corporate governance, encompassing managerial, consultative, organizational, and financial dimensions. Starting from the constitutional provision enshrined in Article 46, the paper assesses the actual capacity of the reform to rebalance the relationship between capital and labour. Through a comparison with the popular legislative initiative promoted by CISL, the essay highlights the distance between the original ambitions and the final legislative outcome, noting the absence of binding mechanisms, the marginalisation of trade union involvement, and the limited effectiveness of the proposed incentives. The resulting model of participation appears to be one of potential rather than guarantee, largely contingent on employers’ discretion and devoid of robust enforcement mechanisms. La partecipazione dei lavoratori nella l. n. 76/2025 143 R I

Il presente saggio offre un’analisi critica della legge 15 maggio 2025, n. 76, che introduce una disciplina organica in materia di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, articolata nei profili gestionale, consultivo, organizzativo ed economico-finanziario. Prendendo le mosse dal dettato dell’art. 46 della Costituzione, la riflessione si concentra sulla capacità sostanziale della riforma di incidere sull’equilibrio tra capitale e lavoro. Il confronto con la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla CISL mette in evidenza lo scarto tra le ambizioni originarie e l’assetto normativo approvato, segnalando l’assenza di strumenti giuridicamente cogenti, la debolezza degli incentivi previsti e le ricadute problematiche sul piano della rappresentanza sindacale. Ne emerge un modello di partecipazione formalmente riconosciuto, ma privo di effettività, largamente rimesso alla discrezionalità delle imprese e privo di adeguate garanzie di tutela.

La partecipazione dei lavoratori tra istanze costituzionali e compromessi legislativi: legge n. 76/2025, anatomia di una riforma mancata = Worker participation between constitutional aspirations and legislative compromises: law no. 76/2025 and the anatomy of a missed reform / A. Ingrao. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL LAVORO. - ISSN 0393-2494. - 2025:2(2025 Sep), pp. 123-144.

La partecipazione dei lavoratori tra istanze costituzionali e compromessi legislativi: legge n. 76/2025, anatomia di una riforma mancata = Worker participation between constitutional aspirations and legislative compromises: law no. 76/2025 and the anatomy of a missed reform

A. Ingrao
Ultimo
2025

Abstract

This essay offers a critical examination of Law No. 76 of 15 May 2025, which introduces a comprehensive regulatory framework for worker participation in corporate governance, encompassing managerial, consultative, organizational, and financial dimensions. Starting from the constitutional provision enshrined in Article 46, the paper assesses the actual capacity of the reform to rebalance the relationship between capital and labour. Through a comparison with the popular legislative initiative promoted by CISL, the essay highlights the distance between the original ambitions and the final legislative outcome, noting the absence of binding mechanisms, the marginalisation of trade union involvement, and the limited effectiveness of the proposed incentives. The resulting model of participation appears to be one of potential rather than guarantee, largely contingent on employers’ discretion and devoid of robust enforcement mechanisms. La partecipazione dei lavoratori nella l. n. 76/2025 143 R I
Il presente saggio offre un’analisi critica della legge 15 maggio 2025, n. 76, che introduce una disciplina organica in materia di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, articolata nei profili gestionale, consultivo, organizzativo ed economico-finanziario. Prendendo le mosse dal dettato dell’art. 46 della Costituzione, la riflessione si concentra sulla capacità sostanziale della riforma di incidere sull’equilibrio tra capitale e lavoro. Il confronto con la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla CISL mette in evidenza lo scarto tra le ambizioni originarie e l’assetto normativo approvato, segnalando l’assenza di strumenti giuridicamente cogenti, la debolezza degli incentivi previsti e le ricadute problematiche sul piano della rappresentanza sindacale. Ne emerge un modello di partecipazione formalmente riconosciuto, ma privo di effettività, largamente rimesso alla discrezionalità delle imprese e privo di adeguate garanzie di tutela.
Settore GIUR-04/A - Diritto del lavoro
set-2025
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