Background: Ribociclib, inibitore delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK 4/6) è utilizzato nel trattamento del tumore mammario. Studi in vitro e case report hanno dimostrato come possa inibire la secrezione tubulare renale della creatinina, determinando un aumento della creatinina sierica (sCr) senza riduzione del filtrato glomerulare (GFR). In letteratura l’incidenza di nefrotossicità è del 22-44%; includendo casi di insufficienza renale acuta (AKI) reale e fittizia (Pseudo-AKI). Scopo dello studio è valutare l’incidenza e caratteristiche della Pseudo-AKI in pazienti in terapia con Ribociclib. Metodi: Studio prospettico multicentrico condotto su pazienti in trattamento con Ribociclib dal 2022 al 2024. Sono stati raccolti dati anamnestici, valori di sCr e cistatina C al basale e dopo ogni mese per un totale di 12 mesi. eGFR calcolato mediante formule 2021 CKD-EPI Creatinina, e 2012 CKD-EPI Cistatina C. Risultati: Dei 163 pazienti arruolati (caratteristiche in Tabella 1) 64 (39%) hanno sviluppato un aumento della creatinina. In 44 di questi pazienti (69%) è stata rilevata una discordanza tra eGFR stimato con creatinina e con cistatinaC. Tempo di latenza medio tra l’inizio della terapia Ribociclib e l’insorgenza della Pseudo-AKI di 3-4 mesi (range 1-11 mesi); nessuna differenza significativa di incidenza di pseudo-AKI in base al eGFR basale. A 1 anno eGFR medio con creatinina da 68 ml/min a 45 ml/min (p<0.0001); eGFR con cistatina C medio da 69 ml/min a 70 (p = 0,89) (Immagine 1). eGFR creatinina reversibile alla sospensione del farmaco in tutti i casi di Pseudo-AKI (Immagine 2). Conclusioni: Questo studio dimostra l’importanza di una valutazione attenta di tutti i casi di AKI nei pazienti in terapia con questa classe di farmaci per discriminare tra i casi di pseudo-AKI e AKI reale per evitare interruzioni o sotto dosaggi non necessari del trattamento oncologico o, al contrario, di sottostimare dei quadri di danno renale reali.
Pseudo AKI in pazienti trattati con Ribociclib: risultati preliminari del PAKY-Study / M. Pirovano, G. Re Sartò, N. La Verde, A. Bramati, C. Ganini, A. Cossettini, L. Bisegna, L. Della Volpe, R. Gingis, A. Guarino, E. Graditi, C. Porta, L. Cosmai, M. Gallieni. ((Intervento presentato al 65. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia : 16-19 Ottobre tenutosi a Riccione nel 2024.
Pseudo AKI in pazienti trattati con Ribociclib: risultati preliminari del PAKY-Study
M. PirovanoPrimo
;A. Bramati;A. Cossettini;L. Bisegna;L. Della Volpe;R. Gingis;A. Guarino;E. Graditi;M. GallieniUltimo
2024
Abstract
Background: Ribociclib, inibitore delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK 4/6) è utilizzato nel trattamento del tumore mammario. Studi in vitro e case report hanno dimostrato come possa inibire la secrezione tubulare renale della creatinina, determinando un aumento della creatinina sierica (sCr) senza riduzione del filtrato glomerulare (GFR). In letteratura l’incidenza di nefrotossicità è del 22-44%; includendo casi di insufficienza renale acuta (AKI) reale e fittizia (Pseudo-AKI). Scopo dello studio è valutare l’incidenza e caratteristiche della Pseudo-AKI in pazienti in terapia con Ribociclib. Metodi: Studio prospettico multicentrico condotto su pazienti in trattamento con Ribociclib dal 2022 al 2024. Sono stati raccolti dati anamnestici, valori di sCr e cistatina C al basale e dopo ogni mese per un totale di 12 mesi. eGFR calcolato mediante formule 2021 CKD-EPI Creatinina, e 2012 CKD-EPI Cistatina C. Risultati: Dei 163 pazienti arruolati (caratteristiche in Tabella 1) 64 (39%) hanno sviluppato un aumento della creatinina. In 44 di questi pazienti (69%) è stata rilevata una discordanza tra eGFR stimato con creatinina e con cistatinaC. Tempo di latenza medio tra l’inizio della terapia Ribociclib e l’insorgenza della Pseudo-AKI di 3-4 mesi (range 1-11 mesi); nessuna differenza significativa di incidenza di pseudo-AKI in base al eGFR basale. A 1 anno eGFR medio con creatinina da 68 ml/min a 45 ml/min (p<0.0001); eGFR con cistatina C medio da 69 ml/min a 70 (p = 0,89) (Immagine 1). eGFR creatinina reversibile alla sospensione del farmaco in tutti i casi di Pseudo-AKI (Immagine 2). Conclusioni: Questo studio dimostra l’importanza di una valutazione attenta di tutti i casi di AKI nei pazienti in terapia con questa classe di farmaci per discriminare tra i casi di pseudo-AKI e AKI reale per evitare interruzioni o sotto dosaggi non necessari del trattamento oncologico o, al contrario, di sottostimare dei quadri di danno renale reali.Pubblicazioni consigliate
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