Questo articolo utilizza i dati INVALSI dal 2009-10 al 2018-19 per osservare l’andamento nel tempo della segregazione per istruzione e per condizione migratoria dell’intera popolazione di alunni della classe seconda della primaria e della classe terza della secondaria inferiore, di tutte le scuole italiane. La segregazione è misurata a livello di plesso (singola scuola) dall’indice di dissimilarità e dall’indice di esposizione: il primo confronta la distribuzione empirica degli alunni nei plessi con una situazione teorica di equidistribuzione, il secondo la probabilità degli alunni di un gruppo di trovarsi insieme a quelli di un altro gruppo. I risultati mostrano un livello di segregazione relativamente contenuto, stabile per quanto riguarda l’istruzione familiare, in lieve crescita per quanto riguarda la condizione migratoria. In generale, si osserva una maggiore segregazione nella scuola primaria che nella secondaria inferiore. La segregazione è più forte nelle grandi aree metropolitane e al Sud, ma si osserva una forte eterogeneità anche all’interno della stessa area geografica. Gli andamenti nel tempo della segregazione sono riconducibili alla demografia dei vari gruppi considerati. In particolare, si osserva nel tempo una forte crescita della segregazione degli alunni nati all’estero (immigrati di prima generazione).
La segregazione scolastica in Italia. Un'analisi longitudinale dei dati INVALSI, 2010-2019 / G.M. Abbiati, G. Ballarino, D. Cartagini. - In: SCUOLA DEMOCRATICA. - ISSN 1129-731X. - 17:Special Issue(2025 May), pp. 19-47. [10.12828/116732]
La segregazione scolastica in Italia. Un'analisi longitudinale dei dati INVALSI, 2010-2019
G.M. Abbiati
Primo
;G. BallarinoSecondo
;D. CartaginiUltimo
2025
Abstract
Questo articolo utilizza i dati INVALSI dal 2009-10 al 2018-19 per osservare l’andamento nel tempo della segregazione per istruzione e per condizione migratoria dell’intera popolazione di alunni della classe seconda della primaria e della classe terza della secondaria inferiore, di tutte le scuole italiane. La segregazione è misurata a livello di plesso (singola scuola) dall’indice di dissimilarità e dall’indice di esposizione: il primo confronta la distribuzione empirica degli alunni nei plessi con una situazione teorica di equidistribuzione, il secondo la probabilità degli alunni di un gruppo di trovarsi insieme a quelli di un altro gruppo. I risultati mostrano un livello di segregazione relativamente contenuto, stabile per quanto riguarda l’istruzione familiare, in lieve crescita per quanto riguarda la condizione migratoria. In generale, si osserva una maggiore segregazione nella scuola primaria che nella secondaria inferiore. La segregazione è più forte nelle grandi aree metropolitane e al Sud, ma si osserva una forte eterogeneità anche all’interno della stessa area geografica. Gli andamenti nel tempo della segregazione sono riconducibili alla demografia dei vari gruppi considerati. In particolare, si osserva nel tempo una forte crescita della segregazione degli alunni nati all’estero (immigrati di prima generazione).| File | Dimensione | Formato | |
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