Brevi cenni anamnestici Primogenito di genitori sani non consanguinei. Alle ecografie fetali rilievo di macrocrania e tachicardia fetale parossistica, trattata con antiaritmici. RMN fetale eseguita a 29 settimane di gestazione mostrava lieve ampliamento ventricolare bilaterale. Nato a termine da parto cesareo, perinatale caratterizzato da assenza di respiro spontaneo e decelerazione del battito cardiaco, per cui necessarie ventilazione meccanica e ossigenoterapia. L’EO alla nascita mostrava una grave sindrome iporeattiva-ipotonica-ipocinetica e dismorfismi facciali. La risonanza magnetica neonatale confermatva la presenza di ventricolomegalia associata a lesioni periventricolari punctate e anomalie della girazione corticale soprattutto nelle regioni anteriori. Dettagli del quadro clinico e indagini diagnostiche effettuate Fin dalla nascita presenti crisi toniche asimmetriche e ipomotorie con una frequenza di oltre 50 episodi al giorno. Fenitoina, Levetiracetam e Vigabatrin non hanno portato ad alcun controllo delle crisi. A 9 mesi di età il quadro clinico persisteva estremamente grave senza alcuna acquisizione di tappe del neurosviluppo. Contestualmente l'analisi NGS ha rivelato una variante patogenetica de novo nel gene del canale del sodio SCN2A (c.2567G>A, p.Arg856Gln). Dopo la diagnosi genetica, sulla base di una revisione della letteratura, è stato iniziato trattamento con mexiletina (sodio-bloccante) al dosaggio di 16 mg/kg/die. Dopo l'inizio della mexiletina osservata una significativa riduzione dell'intensità e della frequenza delle crisi (circa 10 episodi brevi al giorno); l'EEG è passato da un pattern di soppression-burst a un tracciato continuo. Anche le condizioni generali sono migliorate, con maggiore vigilanza e aumento di peso. Pochi mesi dopo, il bimbo è deceduto per morte cardiaca improvvisa. Quesiti e conclusioni (spunti di discussione) Con la crescente disponibilità di test genetici, le canalopatie del sodio saranno probabilmente identificate con sempre maggiore frequenza in pazienti affetti da epilessia, alcuni dei quali richiedono terapie non convenzionali. Si discuterà della possibile efficacia dei bloccanti dei canali del sodio non tradizionali come terget therapy per pazienti con varianti patogenetiche di SCN2A.
Mexiletina come target therapy nelle encefalopatie epilettiche e di sviluppo SCN2A-relate / R. Previtali, A. Leidi, D. Tonduti, S. Masnada, B. Bianchimano, A. Righini, E. Errichiello, S. Orcesi, P. Veggiotti. ((Intervento presentato al 1. convegno Italian National Residents' Days in Child Neurology and Psychiatry tenutosi a Brescia nel 2022.
Mexiletina come target therapy nelle encefalopatie epilettiche e di sviluppo SCN2A-relate
R. Previtali;A. Leidi;D. Tonduti;B. Bianchimano;P. Veggiotti
2022
Abstract
Brevi cenni anamnestici Primogenito di genitori sani non consanguinei. Alle ecografie fetali rilievo di macrocrania e tachicardia fetale parossistica, trattata con antiaritmici. RMN fetale eseguita a 29 settimane di gestazione mostrava lieve ampliamento ventricolare bilaterale. Nato a termine da parto cesareo, perinatale caratterizzato da assenza di respiro spontaneo e decelerazione del battito cardiaco, per cui necessarie ventilazione meccanica e ossigenoterapia. L’EO alla nascita mostrava una grave sindrome iporeattiva-ipotonica-ipocinetica e dismorfismi facciali. La risonanza magnetica neonatale confermatva la presenza di ventricolomegalia associata a lesioni periventricolari punctate e anomalie della girazione corticale soprattutto nelle regioni anteriori. Dettagli del quadro clinico e indagini diagnostiche effettuate Fin dalla nascita presenti crisi toniche asimmetriche e ipomotorie con una frequenza di oltre 50 episodi al giorno. Fenitoina, Levetiracetam e Vigabatrin non hanno portato ad alcun controllo delle crisi. A 9 mesi di età il quadro clinico persisteva estremamente grave senza alcuna acquisizione di tappe del neurosviluppo. Contestualmente l'analisi NGS ha rivelato una variante patogenetica de novo nel gene del canale del sodio SCN2A (c.2567G>A, p.Arg856Gln). Dopo la diagnosi genetica, sulla base di una revisione della letteratura, è stato iniziato trattamento con mexiletina (sodio-bloccante) al dosaggio di 16 mg/kg/die. Dopo l'inizio della mexiletina osservata una significativa riduzione dell'intensità e della frequenza delle crisi (circa 10 episodi brevi al giorno); l'EEG è passato da un pattern di soppression-burst a un tracciato continuo. Anche le condizioni generali sono migliorate, con maggiore vigilanza e aumento di peso. Pochi mesi dopo, il bimbo è deceduto per morte cardiaca improvvisa. Quesiti e conclusioni (spunti di discussione) Con la crescente disponibilità di test genetici, le canalopatie del sodio saranno probabilmente identificate con sempre maggiore frequenza in pazienti affetti da epilessia, alcuni dei quali richiedono terapie non convenzionali. Si discuterà della possibile efficacia dei bloccanti dei canali del sodio non tradizionali come terget therapy per pazienti con varianti patogenetiche di SCN2A.Pubblicazioni consigliate
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