Presentiamo il caso di un bambino di 8 anni, nato da genitori consanguinei di primo grado, con distress respiratorio, ipotonia, iporeflessia e suzione debole alla nascita ed esordio di epilessia a 4 mesi, caratterizzata da crisi toniche a grappolo di 2-3 minuti. La RM cerebrale mostrava aspetti polimalformativi corticali, tra cui polimicrogiria, più marcata nelle regioni perisilviane a sinistra. Durante l’infanzia, si è delineato un quadro di epilessia farmacoresistente, rendendo necessari diversi schemi di politerapia con antiepilettici come fenobarbital, levetiracetam, clobazam, topiramato, vitamina B6, valproato, lorazepam, lacosamide e felbamato. EEG seriati evidenziavano una grave disorganizzazione dell’attività di fondo e frequenti anomalie epilettiformi multifocali, con prevalenza nell’emisfero sinistro. Il bambino presenta un grave ritardo dello sviluppo psicomotorio con disturbo del movimento. L'analisi WES ha identificato una variante patogenetica in omozigosi del gene STRADA, associata alla sindrome PMSE1 (Polidramnios-Megaloencefalia-Epilessia Sintomatica). Il gene STRADA codifica per la pseudochinasi STRADA, un inibitore della via di segnalazione mTOR. Considerata l’efficacia riportata in precedenti studi sul trattamento con sirolimus2,3, inibitore di mTOR, abbiamo aggiunto everolimus in add-on alla politerapia antiepilettica Iniziato a 7 anni, con un dosaggio crescente fino a 5 mg/die, everolimus ha portato il paziente allo stato di libertà da crisi epilettiche. Questo è il primo caso documentato di PMSE trattato con everolimus, con risultati preliminari promettenti nella riduzione delle crisi e suggerendo una potenziale efficacia di questa terapia off-label in disturbi correlati a mTOR, ampliandone l’uso oltre le applicazioni note in altre condizioni mTOR-correlate, come la sclerosi tuberosa.
Terapia con everolimus in un paziente con Sindrome Polidramnios-Megaloencefalia-Epilessia Sintomatica (PMSE) con epilessia farmacoresistente / L. Adami, R. Previtali, L. Spaccini, E. Alfei, P. Veggiotti. ((Intervento presentato al 42. convegno Riunione Policentrica in Epilettologia LICE : 30-31 gennaio tenutosi a Roma nel 2025.
Terapia con everolimus in un paziente con Sindrome Polidramnios-Megaloencefalia-Epilessia Sintomatica (PMSE) con epilessia farmacoresistente
L. Adami;R. Previtali;P. Veggiotti
2025
Abstract
Presentiamo il caso di un bambino di 8 anni, nato da genitori consanguinei di primo grado, con distress respiratorio, ipotonia, iporeflessia e suzione debole alla nascita ed esordio di epilessia a 4 mesi, caratterizzata da crisi toniche a grappolo di 2-3 minuti. La RM cerebrale mostrava aspetti polimalformativi corticali, tra cui polimicrogiria, più marcata nelle regioni perisilviane a sinistra. Durante l’infanzia, si è delineato un quadro di epilessia farmacoresistente, rendendo necessari diversi schemi di politerapia con antiepilettici come fenobarbital, levetiracetam, clobazam, topiramato, vitamina B6, valproato, lorazepam, lacosamide e felbamato. EEG seriati evidenziavano una grave disorganizzazione dell’attività di fondo e frequenti anomalie epilettiformi multifocali, con prevalenza nell’emisfero sinistro. Il bambino presenta un grave ritardo dello sviluppo psicomotorio con disturbo del movimento. L'analisi WES ha identificato una variante patogenetica in omozigosi del gene STRADA, associata alla sindrome PMSE1 (Polidramnios-Megaloencefalia-Epilessia Sintomatica). Il gene STRADA codifica per la pseudochinasi STRADA, un inibitore della via di segnalazione mTOR. Considerata l’efficacia riportata in precedenti studi sul trattamento con sirolimus2,3, inibitore di mTOR, abbiamo aggiunto everolimus in add-on alla politerapia antiepilettica Iniziato a 7 anni, con un dosaggio crescente fino a 5 mg/die, everolimus ha portato il paziente allo stato di libertà da crisi epilettiche. Questo è il primo caso documentato di PMSE trattato con everolimus, con risultati preliminari promettenti nella riduzione delle crisi e suggerendo una potenziale efficacia di questa terapia off-label in disturbi correlati a mTOR, ampliandone l’uso oltre le applicazioni note in altre condizioni mTOR-correlate, come la sclerosi tuberosa.Pubblicazioni consigliate
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