L’evoluzione del museo contemporaneo è segnata dall’abbandono della tradizionale concezione di museo di collezione. Non più un luogo che riveste il ruolo sacrale di scrigno della memoria e custode della tutela e della conservazione, il museo deve configurarsi come spazio di esperienza, aggregazione sociale e riconoscimento identitario, sia individuale che collettivo. Questa trasformazione riflette una più ampia ridefinizione del rapporto tra patrimonio culturale e pubblico, ponendo al centro il coinvolgimento attivo del visitatore. Il cambio di paradigma impone una sfida complessa: il rinnovamento dell’immagine museale, l’innovazione nella comunicazione culturale, l’adozione di strategie di marketing e l’integrazione di nuove tecnologie che coinvolgono l’osservatore in un’esperienza partecipativa immersiva. A partire da queste premesse, l’intervento esplora il lavoro svolto da Studio Azzurro con gli ambienti sensibili, spazi di dialogo tra componente virtuale e presenza fisica, in cui l’osservatore è chiamato a un ruolo attivo. Il museo si trasforma così in un ambiente dinamico, non più soltanto dedicato alla raccolta e all’esposizione, ma sempre più orientato alla narrazione. I dispositivi interattivi rispondono a modalità comunicative tradizionali – la presenza, il tatto, la voce, il gesto – creando una maggiore continuità tra il mostrato e l’osservatore, e segnando quindi il passaggio da un modello di museo di collezione a uno di museo di narrazione.
La sfida dell’arte nei nuovi utilizzi del paesaggio minerario: dai casi studio del progetto ReMusIt ai lavori di Studio Azzurro sui musei di narrazione / G. Vanoglio. ((Intervento presentato al convegno Ambiente e turismo in mutamento. Nuove modalità di fruizione del patrimonio paesaggistico e minerario tenutosi a Agordo nel 2025.
La sfida dell’arte nei nuovi utilizzi del paesaggio minerario: dai casi studio del progetto ReMusIt ai lavori di Studio Azzurro sui musei di narrazione
G. Vanoglio
2025
Abstract
L’evoluzione del museo contemporaneo è segnata dall’abbandono della tradizionale concezione di museo di collezione. Non più un luogo che riveste il ruolo sacrale di scrigno della memoria e custode della tutela e della conservazione, il museo deve configurarsi come spazio di esperienza, aggregazione sociale e riconoscimento identitario, sia individuale che collettivo. Questa trasformazione riflette una più ampia ridefinizione del rapporto tra patrimonio culturale e pubblico, ponendo al centro il coinvolgimento attivo del visitatore. Il cambio di paradigma impone una sfida complessa: il rinnovamento dell’immagine museale, l’innovazione nella comunicazione culturale, l’adozione di strategie di marketing e l’integrazione di nuove tecnologie che coinvolgono l’osservatore in un’esperienza partecipativa immersiva. A partire da queste premesse, l’intervento esplora il lavoro svolto da Studio Azzurro con gli ambienti sensibili, spazi di dialogo tra componente virtuale e presenza fisica, in cui l’osservatore è chiamato a un ruolo attivo. Il museo si trasforma così in un ambiente dinamico, non più soltanto dedicato alla raccolta e all’esposizione, ma sempre più orientato alla narrazione. I dispositivi interattivi rispondono a modalità comunicative tradizionali – la presenza, il tatto, la voce, il gesto – creando una maggiore continuità tra il mostrato e l’osservatore, e segnando quindi il passaggio da un modello di museo di collezione a uno di museo di narrazione.| File | Dimensione | Formato | |
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