Memoria di Beatrice: il mito e sua la narrazione. Verso il modernismo

Il contributo si propone di indagare le modalità attraverso cui nella cultura italiana tardo-ottocentesca, sulla scia di un differente approccio alla tradizione, il mito di Beatrice viene progressivamente e impercettibilmente cambiando di segno, quasi attualizzandosi e conformandosi alle esigenze della sensibilità e del gusto contemporanei. Progressivamente, la sua figura viene allontanata dalla sua verità originaria sapienziale e allegorica, privata del suo spessore etico e immobilizzata nell’unico ruolo di musa ispiratrice. Solo grazie alle riletture prodotte a cavaliere del secolo potremo ravvisare quella metamorfosi ulteriore che si riscontrerà in piena epoca contemporanea: in autori come Giorgio Caproni, Franco Fortini, Giovanni Giudici, fino ad arrivare a Umberto Eco e Stefano Benni, non troveremo né la Beatrice musa né la Beatrice salvifica, ma una creatura sempre più desublimata, umanizzata e, sopra tutto, terrena.