La storiografia da anni valorizza il patronage e la agency delle aristocratiche e la rilevanza delle donne, anche di altri livelli sociali, in campo economico, produttivo, commerciale e religioso o ereticale. Tuttavia, le donne del popolo restano ancora politicamente invisibili, come recita il titolo di un antico articolo di Diane Owen Hughes (Invisible Madonnas?). Da queste prime indagini, invece, emerge che le donne ‘popolari’ furono attive in politica. Esse compaiono infatti nelle fonti cronachistiche, normative e giudiziarie, pur tenendo conto che buona parte della loro attività, anche politica, è occultata da nomi collettivi e dall’uso del maschile sovraesteso, oltre che dalla mentalità misogina che caratterizza la società, la cultura e, quindi, la scrittura degli autori, tutti uomini. Muovendo dalle differenze e dalle analogie che si possono cogliere nel modo di documentare la presenza politica femminile da una fonte all’altra, si presentano alcune piste di ricerca su un tema a oggi ancora non affrontato dalla storiografia. Leader e gregarie, manipolate e manipolatrici, solitarie e in gruppo, le donne del popolo coinvolte politicamente compaiono nelle fonti a documentare una partecipazione che risale ai secoli altomedievali e approda al Rinascimento, degna di essere finalmente studiata.
Le donne del popolo in politica nel Basso Medioevo: primi passi di una ricerca / B. DEL BO. - In: STUDI DI STORIA MEDIOEVALE E DI DIPLOMATICA. - ISSN 2611-318X. - 8:(2024), pp. 61-87. [10.54103/2611-318X/25514]
Le donne del popolo in politica nel Basso Medioevo: primi passi di una ricerca
B. DEL BO
2024
Abstract
La storiografia da anni valorizza il patronage e la agency delle aristocratiche e la rilevanza delle donne, anche di altri livelli sociali, in campo economico, produttivo, commerciale e religioso o ereticale. Tuttavia, le donne del popolo restano ancora politicamente invisibili, come recita il titolo di un antico articolo di Diane Owen Hughes (Invisible Madonnas?). Da queste prime indagini, invece, emerge che le donne ‘popolari’ furono attive in politica. Esse compaiono infatti nelle fonti cronachistiche, normative e giudiziarie, pur tenendo conto che buona parte della loro attività, anche politica, è occultata da nomi collettivi e dall’uso del maschile sovraesteso, oltre che dalla mentalità misogina che caratterizza la società, la cultura e, quindi, la scrittura degli autori, tutti uomini. Muovendo dalle differenze e dalle analogie che si possono cogliere nel modo di documentare la presenza politica femminile da una fonte all’altra, si presentano alcune piste di ricerca su un tema a oggi ancora non affrontato dalla storiografia. Leader e gregarie, manipolate e manipolatrici, solitarie e in gruppo, le donne del popolo coinvolte politicamente compaiono nelle fonti a documentare una partecipazione che risale ai secoli altomedievali e approda al Rinascimento, degna di essere finalmente studiata.File | Dimensione | Formato | |
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