Introduzione La discinesia scapolare è stata osservata nel 68% dei soggetti aventi patologie della cuffia dei rotatori, e in prevalenza maggiore negli atleti overhead (61%) rispetto alle altre tipologie di sportivi (30%). L’obiettivo dello studio è di osservare la relazione tra la presenza di discinesia scapolare e il dolore alla spalla nel nuotatore adulto, correlando questi due aspetti alla cornice bio-psicosociale di ogni soggetto. Materiali e Metodi Sono stati reclutati 54 nuotatori tesserati FIN, appartenenti alla categoria MASTER. Criteri di esclusione: nei cinque anni precedenti allo studio, interventi chirurgici o patologie conclamate a carico del cingolo scapolare. Per rilevare la discinesia scapolare è stato utilizzato lo scapular dyskinesis test (SDT), con il metodo SI/NO. Per valutare il dolore è stata adoperata la scala VAS, mentre per quanto riguarda la funzionalità dell’arto superiore si è utilizzato il questionario Quick DASH, incluso il modulo sportivo opzionale. L’aspetto bio-psicosociale è stato indagato attraverso un questionario, compilato in autonomia dai partecipanti. I soggetti sono stati ripresi posteriormente con una videocamera ad una distanza di 2-3m, mentre eseguivano tre movimenti di flessione e tre di abduzione di spalla, in tre momenti differenti della sessione di allenamento: prima (T0), dopo 60 minuti (T1) e dopo 90 minuti (T2). Risultati La prevalenza di discinesia scapolare aumenta nel corso dell’allenamento: 59,64% a T0, 80,77% a T1 e 82,69% a T2. Non è stata trovata alcuna differenza statisticamente significativa tra le intensità di dolore dei nuotatori adulti con e senza discinesia scapolare a T0, T1 e T2. Non è stata trovata alcuna differenza statisticamente significativa tra le intensità di dolore, a T0, T1 e T2, e in riferimento all’ultima settimana di allenamento, tra i soggetti occupati, e non, in lavori usuranti e/o gravosi (classificazione INPS 2022). Conclusioni L’aumento della prevalenza di discinesia durante l’allenamento implica che, in alcuni soggetti, la discinesia scapolare non verrà rilevata a riposo. Da qui l’esigenza di effettuare una valutazione durante e/o dopo la sessione di allenamento, oppure cercando di imitare le condizioni che si verificano durante l’attività sportiva.
La discinesia scapolare nel nuotatore adulto: studio osservazionale / G. Concardi, A. Demontis, A. Cerri, R. Pagani, A. Bolandrini, M. Casu, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 51. convegno Congresso Nazionale Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa tenutosi a Bologna nel 2023.
La discinesia scapolare nel nuotatore adulto: studio osservazionale
G. ConcardiWriting – Original Draft Preparation
;A. DemontisWriting – Review & Editing
;R. PaganiInvestigation
;A.M. Previtera
Supervision
2023
Abstract
Introduzione La discinesia scapolare è stata osservata nel 68% dei soggetti aventi patologie della cuffia dei rotatori, e in prevalenza maggiore negli atleti overhead (61%) rispetto alle altre tipologie di sportivi (30%). L’obiettivo dello studio è di osservare la relazione tra la presenza di discinesia scapolare e il dolore alla spalla nel nuotatore adulto, correlando questi due aspetti alla cornice bio-psicosociale di ogni soggetto. Materiali e Metodi Sono stati reclutati 54 nuotatori tesserati FIN, appartenenti alla categoria MASTER. Criteri di esclusione: nei cinque anni precedenti allo studio, interventi chirurgici o patologie conclamate a carico del cingolo scapolare. Per rilevare la discinesia scapolare è stato utilizzato lo scapular dyskinesis test (SDT), con il metodo SI/NO. Per valutare il dolore è stata adoperata la scala VAS, mentre per quanto riguarda la funzionalità dell’arto superiore si è utilizzato il questionario Quick DASH, incluso il modulo sportivo opzionale. L’aspetto bio-psicosociale è stato indagato attraverso un questionario, compilato in autonomia dai partecipanti. I soggetti sono stati ripresi posteriormente con una videocamera ad una distanza di 2-3m, mentre eseguivano tre movimenti di flessione e tre di abduzione di spalla, in tre momenti differenti della sessione di allenamento: prima (T0), dopo 60 minuti (T1) e dopo 90 minuti (T2). Risultati La prevalenza di discinesia scapolare aumenta nel corso dell’allenamento: 59,64% a T0, 80,77% a T1 e 82,69% a T2. Non è stata trovata alcuna differenza statisticamente significativa tra le intensità di dolore dei nuotatori adulti con e senza discinesia scapolare a T0, T1 e T2. Non è stata trovata alcuna differenza statisticamente significativa tra le intensità di dolore, a T0, T1 e T2, e in riferimento all’ultima settimana di allenamento, tra i soggetti occupati, e non, in lavori usuranti e/o gravosi (classificazione INPS 2022). Conclusioni L’aumento della prevalenza di discinesia durante l’allenamento implica che, in alcuni soggetti, la discinesia scapolare non verrà rilevata a riposo. Da qui l’esigenza di effettuare una valutazione durante e/o dopo la sessione di allenamento, oppure cercando di imitare le condizioni che si verificano durante l’attività sportiva.File | Dimensione | Formato | |
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