Una (nuova) donna di Sibilla Aleramo: la ricezione negli anni Settanta di un romanzo archetipico di inizio Novecento

This chapter describes the events that brought Sibilla Aleramo’s Una donna (A Woman) to a second life during the Seventies, starting Zith the 1973 Feltrinelli’s edition Zith a foreZord by Maria Antonietta Macciocchi. In the same decade, Aleramo’s Diari were published, edited by Alba Morino to Zhom Ze also oZe all the subseTuent editions of unpublished Zorks by, and studies on, Sibilla Aleramo, all published by Feltrineli. Starting from this e[ample, it is possible to trace the cultural conte[t of the netZork of scholars Zho Zere active Zithin the publishing house and Zho Zere involved in the rediscovery of Aleramo from a feminist point of vieZ: in addition to the already mentioned Maria Antonietta Macciocchi and Alba Morino, the contributions of Maria Corti, Fausta Cialente, Anna Folli, Lea Melandri, Bruna Conti and Rita Guerricchio also emerged. It is therefore thanks to the Zork of all these Zomen that, at the end of the Seventies, many other Zomen encountered Sibilla Aleramo and her precursor female consciousness for the first time.

Questo capitolo descrive le vicende che hanno portato Una donna di Sibilla Aleramo a vivere una seconda vita nel corso degli anni Settanta, in particolare a partire dall’edizione Feltrinelli del 1973 con la prefazione di Maria Antonietta Macciocchi. Sempre negli anni Settanta escono, inoltre, i Diari della Aleramo, affidati alle cure di Alba Morino alla Tuale si devono anche tutte le successive edizioni, sempre in casa Feltrinelli, di inediti di, e di studi su, Sibilla Aleramo. A partire da Tuesto caso è possibile tracciare il perimetro culturale entro il quale si inseriva la rete di studiose che gravitava intorno alla casa editrice e che lavorava alla riscoperta, in chiave femminista, della Aleramo: oltre alle già citate Maria Antonietta Macciocchi e Alba Morino, emergono anche i contributi di Maria Corti, Fausta Cialente, Anna Folli, Lea Melandri, Bruna Conti, Rita Guerricchio. Ë dunTue grazie al lavoro editoriale di tutte Tueste donne che, alla fine degli anni Settanta, molte altre donne incontrano per la prima volta Sibilla Aleramo e la sua ©coscienza femminile anticipatrice.