Odessa capitale intellettuale e artistica ebraica (1860-1905)

After illustrating the reasons why Odessa is a privileged topos in literature and historiography as a meeting point between different cultural traditions, under the profile of a composite and contradictory nostalgia, particularly visible in the diaspora that has affected it during the 20th century, the article delves into the theme of the Jews of Odessa, going back to their experiences at the turn of the past two centuries. It emerges that for the Jewish community of the vast Russian imperial world and Eastern Europe, Odessa offered a particular environment, in which from the world of business to that of the arts, religion, literature, journalism, politics, Jews could face, more freely than elsewhere, a path of identification essential for one's identity affirmation, which constitutes a milestone in the transition from the world of tradition to integration, assimilation, national emancipation.

Dopo aver illustrato le ragioni per le quali Odessa è un topos privilegiato nella letteratura e nella storiografia come punto d’incontro fra diverse tradizioni culturali, sotto il profilo di una composita e contraddittoria nostalgia, particolarmente visibile nella diaspora che l’ha interessata nel corso del XX secolo, l’articolo approfondisce il tema degli ebrei di Odessa, risalendo alle loro esperienze a cavallo dei due secoli passati. Ne emerge che, per la comunità ebraica del vasto mondo imperiale russo e dell’Europa orientale, Odessa offrì un ambiente particolare, in cui dal mondo degli affari a quello delle arti, della religione, della letteratura, della pubblicistica, della politica gli ebrei poterono affrontare, più liberamente che altrove, un percorso di individuazione essenziale per la propria affermazione identitaria, che costituisce una pietra miliare nel passaggio dal mondo della tradizione all'integrazione, all'assimilazione, ma anche all’emancipazione nazionale.