Introduzione. La pandemia ha esposto gli operatori sanitari a numerosi stressor lavorativi (quali elevate richieste lavorative, scarsi dispositivi di protezione, isolamento sociale), in grado di intensificare il conflitto lavoro-famiglia e incidere significativamente sul benessere psico-fisico. In accordo con la psicologia positiva, la letteratura ha evidenziato come le risorse personali, quali resilienza e ottimismo, possono prevenire l’insorgenza di sintomi di malessere psico-fisico, anche in presenza di conflitto lavoro-famiglia. Obiettivi. Il presente studio si propone di analizzare in che modo l’ottimismo possa essere associato al conflitto lavoro-famiglia e al malessere psico-fisico degli operatori sanitari e se tale relazione possa dipendere dai livelli di resilienza. Metodo. 197 professionisti sanitari impiegati nella gestione dell’emergenza sanitaria hanno compilato un questionario anonimo on-line volto a misurare l’ottimismo (PCQ), il conflitto lavoro-famiglia (Work-Family Conflict Scale), il malessere psico-fisico (GHQ), la resilienza (CD-RISC). I dati sono stati analizzati tramite modelli di mediazione e mediazione moderata. Risultati. I professionisti sanitari con maggiori livelli di ottimismo riportano minore conflitto lavoro-famiglia, soffrendo così di minori sintomi di malessere psico-fisico. L’effetto negativo dell’ottimismo sul malessere psico-fisico attraverso il conflitto lavoro-famiglia aumenta all’aumentare dei livelli di resilienza. Limiti. Questo studio cross-sectional basato solo su questionari self-report ha coinvolto un campione impiegato in una struttura ospedaliera collocata in un’area geografica circoscritta. Aspetti innovativi. La letteratura relativa al settore sanitario in tempo di pandemia generalmente si è focalizzata su aspetti di malessere, mentre la presente ricerca è stata una delle prime ad indagare, in ottica positiva, il ruolo protettivo dell’ottimismo. Specifici programmi di training di resilienza psicologica volti a potenziare le risorse personali ed esercitare tecniche di pensiero positivo dovrebbero essere forniti in modo tale da sostenere il benessere psico-fisico degli operatori sanitari nonché la qualità dell'assistenza sanitaria fornita. Tali programmi dovrebbero essere accompagnati da politiche e pratiche family-friendly in grado di ridurre vissuti di conflitto lavoro-famiglia.
La pandemia da COVID-19 come sfida della psicologia positiva nella gestione del malessere degli operatori sanitari / I. Setti, C. Bernuzzi, D. Mancini, V. Sommovigo. ((Intervento presentato al 19. convegno Congresso Nazionale AIP. Sezione di Psicologia per le Organizzazioni. Prefigurare la vita nuova: la psicologia per le organizzazioni tra conflitto e desiderio, tecnologia e sostenibilità tenutosi a Cagliari nel 2023.
La pandemia da COVID-19 come sfida della psicologia positiva nella gestione del malessere degli operatori sanitari.
C. BernuzziSecondo
;
2023
Abstract
Introduzione. La pandemia ha esposto gli operatori sanitari a numerosi stressor lavorativi (quali elevate richieste lavorative, scarsi dispositivi di protezione, isolamento sociale), in grado di intensificare il conflitto lavoro-famiglia e incidere significativamente sul benessere psico-fisico. In accordo con la psicologia positiva, la letteratura ha evidenziato come le risorse personali, quali resilienza e ottimismo, possono prevenire l’insorgenza di sintomi di malessere psico-fisico, anche in presenza di conflitto lavoro-famiglia. Obiettivi. Il presente studio si propone di analizzare in che modo l’ottimismo possa essere associato al conflitto lavoro-famiglia e al malessere psico-fisico degli operatori sanitari e se tale relazione possa dipendere dai livelli di resilienza. Metodo. 197 professionisti sanitari impiegati nella gestione dell’emergenza sanitaria hanno compilato un questionario anonimo on-line volto a misurare l’ottimismo (PCQ), il conflitto lavoro-famiglia (Work-Family Conflict Scale), il malessere psico-fisico (GHQ), la resilienza (CD-RISC). I dati sono stati analizzati tramite modelli di mediazione e mediazione moderata. Risultati. I professionisti sanitari con maggiori livelli di ottimismo riportano minore conflitto lavoro-famiglia, soffrendo così di minori sintomi di malessere psico-fisico. L’effetto negativo dell’ottimismo sul malessere psico-fisico attraverso il conflitto lavoro-famiglia aumenta all’aumentare dei livelli di resilienza. Limiti. Questo studio cross-sectional basato solo su questionari self-report ha coinvolto un campione impiegato in una struttura ospedaliera collocata in un’area geografica circoscritta. Aspetti innovativi. La letteratura relativa al settore sanitario in tempo di pandemia generalmente si è focalizzata su aspetti di malessere, mentre la presente ricerca è stata una delle prime ad indagare, in ottica positiva, il ruolo protettivo dell’ottimismo. Specifici programmi di training di resilienza psicologica volti a potenziare le risorse personali ed esercitare tecniche di pensiero positivo dovrebbero essere forniti in modo tale da sostenere il benessere psico-fisico degli operatori sanitari nonché la qualità dell'assistenza sanitaria fornita. Tali programmi dovrebbero essere accompagnati da politiche e pratiche family-friendly in grado di ridurre vissuti di conflitto lavoro-famiglia.File | Dimensione | Formato | |
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