The present paper aims to examine, through a broad-based analysis, the Russian military aggression against Ukraine in the light of international law. The latter, considered as being largely ineffective, plays instead a fundamental role in assessing the conflict situation, analyzing its legal implications, and identifying possible solutions. This renewed confidence towards international law has been confirmed by the various actions endorsed not only by the injured State but especially by the international community as a whole. Indeed, along with the two inter-State complaints brought by Ukraine against Russia before both the International Court of Justice and the European Court of Human Rights, there have also been collective efforts. In this sense, it is worth mentioning the referral by which 41 States have triggered the jurisdiction of the International Criminal Court, which immediately opened an investigation; again, the resolutions adopted by the UN General Assembly condemning the current situation while the Security Council is paralyzed by the Russian veto; Russia’s expulsion from is the Council of Europe. Despite this impressive ‘apparatus’, it cannot be denied that international law encounters significant limitations in relation to the Ukrainian situation, having to cope not also with the inability of prosecuting the crime of aggression, but especially with Russia’s obstructive attitude and, above all, with the eventuality that, if justice there will be, it will hopelessly take many years.

Il presente contributo si propone di esaminare, tramite un’analisi a tinte necessariamente lar- ghe, l’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina sotto la lente del diritto internazio- nale. Quest’ultimo, spesso accusato di essere poco effettivo, sembra invece essere stato sin da subito chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nell’ottica di qualificare giuridicamente il conflitto, analizzandone i presupposti e individuando possibili soluzioni. Tale rinnovata fiducia è stata confermata dalle diverse iniziative promosse non soltanto dallo Stato offeso, ma anche dal resto della comunità internazionale. Oltre ai ricorsi interstatali promossi dall’Ucraina dinanzi alla Corte internazionale di giustizia e alla Corte europea dei diritti dell’uomo, infatti, non sono mancate azioni collettive: tra le altre, il referral con cui ben 41 Stati hanno attivano la giurisdizione della Corte penale internazionale, che ha aperto immediatamente le indagini; le risoluzioni adottate con un’amplissima maggioranza in seno all’Assemblea generale dell’ONU, stante la paralisi del Con- siglio di sicurezza; l’espulsione della Russia dal Consiglio d’Europa. Nonostante quest’imponente ‘dispiegamento di mezzi’, non può tacersi il fatto che il diritto internazionale conosce evidenti limi- tazioni in relazione alla situazione ucraina, dovendo fare i conti con l’impossibilità di perseguire il crimine di aggressione, con la mancata collaborazione della Russia e soprattutto con l’eventualità per cui, se giustizia davvero sarà fatta, dovranno attendersi anni prima di ottenere risultati.

In search of a way out… of the impunity gap: l’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina quale banco di prova per testare l’effettività del diritto internazionale (penale) = In search of a way out … of the impunity gap: The Russian Federation’s ongoing military aggression against Ukraine as a pivotal moment to test the effectiveness of international law / V. Botticelli. - In: PERCORSI PENALI. - ISSN 2724-3508. - 3:2(2022 Apr), pp. 17-51.

In search of a way out… of the impunity gap: l’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina quale banco di prova per testare l’effettività del diritto internazionale (penale) = In search of a way out … of the impunity gap: The Russian Federation’s ongoing military aggression against Ukraine as a pivotal moment to test the effectiveness of international law

V. Botticelli
Primo
2022

Abstract

The present paper aims to examine, through a broad-based analysis, the Russian military aggression against Ukraine in the light of international law. The latter, considered as being largely ineffective, plays instead a fundamental role in assessing the conflict situation, analyzing its legal implications, and identifying possible solutions. This renewed confidence towards international law has been confirmed by the various actions endorsed not only by the injured State but especially by the international community as a whole. Indeed, along with the two inter-State complaints brought by Ukraine against Russia before both the International Court of Justice and the European Court of Human Rights, there have also been collective efforts. In this sense, it is worth mentioning the referral by which 41 States have triggered the jurisdiction of the International Criminal Court, which immediately opened an investigation; again, the resolutions adopted by the UN General Assembly condemning the current situation while the Security Council is paralyzed by the Russian veto; Russia’s expulsion from is the Council of Europe. Despite this impressive ‘apparatus’, it cannot be denied that international law encounters significant limitations in relation to the Ukrainian situation, having to cope not also with the inability of prosecuting the crime of aggression, but especially with Russia’s obstructive attitude and, above all, with the eventuality that, if justice there will be, it will hopelessly take many years.
Il presente contributo si propone di esaminare, tramite un’analisi a tinte necessariamente lar- ghe, l’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina sotto la lente del diritto internazio- nale. Quest’ultimo, spesso accusato di essere poco effettivo, sembra invece essere stato sin da subito chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nell’ottica di qualificare giuridicamente il conflitto, analizzandone i presupposti e individuando possibili soluzioni. Tale rinnovata fiducia è stata confermata dalle diverse iniziative promosse non soltanto dallo Stato offeso, ma anche dal resto della comunità internazionale. Oltre ai ricorsi interstatali promossi dall’Ucraina dinanzi alla Corte internazionale di giustizia e alla Corte europea dei diritti dell’uomo, infatti, non sono mancate azioni collettive: tra le altre, il referral con cui ben 41 Stati hanno attivano la giurisdizione della Corte penale internazionale, che ha aperto immediatamente le indagini; le risoluzioni adottate con un’amplissima maggioranza in seno all’Assemblea generale dell’ONU, stante la paralisi del Con- siglio di sicurezza; l’espulsione della Russia dal Consiglio d’Europa. Nonostante quest’imponente ‘dispiegamento di mezzi’, non può tacersi il fatto che il diritto internazionale conosce evidenti limi- tazioni in relazione alla situazione ucraina, dovendo fare i conti con l’impossibilità di perseguire il crimine di aggressione, con la mancata collaborazione della Russia e soprattutto con l’eventualità per cui, se giustizia davvero sarà fatta, dovranno attendersi anni prima di ottenere risultati.
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
Settore GIUR-09/A - Diritto internazionale
apr-2022
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