Pedagogia della trottola tra Medioevo e Modernità: sistemi, sostituzioni e opposizioni

This essay focusses on the symbolic role of the polarization between trochus and alea in Middle Age and Early Modernity established by the Disticha Catonis (that recommend the former while condemning the latter) within the educational system. The following pages explore both the scope of the translations into Italian of alea within the mediaeval con demnation for gambling and the strict identification of trochus with spinning top / trompo, though various humanists still in XVIth century were conscious that many classical texts suggested different meanings. Evaluating a wide system of texts, this essay will show how the trochus / spinning top is asserted as a symbol for purity and childhood but at the same time many pedagogists considered it inappropriate for social, behavioural and medical reasons.

Il saggio affronta il ruolo simbolico esercitato dalla polarizzazione tra trochus e alea nell’immaginario del Medioevo e della prima Modernità per effetto dei Disticha Catonis (che raccomandano il primo e mettono in guardia dalla seconda) e della loro circolazione in ambito scolastico ed educativo. Si analizzano tanto l’ampiezza delle scelte traduttorie di alea all’interno della condanna medievale del gioco d’azzardo quanto il ristringimento della resa di trochus alla sola trottola / paleo nonostante vari testi classici ne mostrassero le almeno potenziali differenze (ben chiare a vari autori ancora cinquecenteschi). Attraverso un ampio sistema di testi estesi fino al pieno Cinquecento, non solo italiano, si osserva come il trochus / trottola si faccia simbolo di infanzia e purezza (anche in polarizzazioni testuali al tre rispetto all’alea), ma anche ne venga paradossalmente rimarcata l’inadeguatezza sociale, comportamentale, igienica.