Si è soliti osservare come l’avvento del digitale abbia condotto a una tendenziale disintermediazione delle pratiche letterarie; tuttavia, più corretto sarebbe dire che alle mediazioni tradizionali sono subentrate nuove forme, dando così vita a una neointermediazione. Algoritmi, piattaforme digitali e nuovi attori vanno così a incidere sulle prassi della lettura e della discussione critica, determinandone le possibilità e influenzandone le tendenze. In questo contributo vorremmo articolare una riflessione in merito a una specifica piattaforma, Goodreads, per inserire il discorso in fenomeni sociali più ampi. Nello specifico, ci proponiamo di mettere in relazione la dimensione della lettura e della valutazione con ciò che possiamo chiamare, sulla scorta del sociologo Steffen Mau, la società metrica. Ci concentreremo pertanto su due aspetti. Innanzitutto, discuteremo di come la quantificazione dell’esperienza di lettura, un fenomeno incarnato nella struttura stessa della piattaforma, possa condurre, sulla base di un meccanismo precipuamente neoliberale, a una visione della lettura come performance che favorisce una concretizzazione “ontica” dell’heideggeriana contrapposizione commisurante. Secondariamente, invece, osserveremo alcune conseguenze di una scala di valutazione dei libri basata sulle “stelle”. Tale valutazione consiste in un atto di traduzione di un’esperienza estetica in un linguaggio numerico standard; in maniera forse controintuitiva, questa omogeneizzazione di prodotti differenti favorisce però una soggettivizzazione dell’esperienza di lettura, in un senso che ci premureremo di chiarire. In conclusione, si osserverà come questi fenomeni ben si inseriscono nelle dinamiche proprie del capitalismo digitale.
Sulla quantificazione della lettura. Metrica del lettore e metrica della valutazione a partire da Goodreads / M. Tognini. ((Intervento presentato al convegno Convegno Compalit. Poteri della lettura. Pratiche, immagini, supporti tenutosi a Padova : 14-16 dicembre nel 2023.
Sulla quantificazione della lettura. Metrica del lettore e metrica della valutazione a partire da Goodreads
M. Tognini
2023
Abstract
Si è soliti osservare come l’avvento del digitale abbia condotto a una tendenziale disintermediazione delle pratiche letterarie; tuttavia, più corretto sarebbe dire che alle mediazioni tradizionali sono subentrate nuove forme, dando così vita a una neointermediazione. Algoritmi, piattaforme digitali e nuovi attori vanno così a incidere sulle prassi della lettura e della discussione critica, determinandone le possibilità e influenzandone le tendenze. In questo contributo vorremmo articolare una riflessione in merito a una specifica piattaforma, Goodreads, per inserire il discorso in fenomeni sociali più ampi. Nello specifico, ci proponiamo di mettere in relazione la dimensione della lettura e della valutazione con ciò che possiamo chiamare, sulla scorta del sociologo Steffen Mau, la società metrica. Ci concentreremo pertanto su due aspetti. Innanzitutto, discuteremo di come la quantificazione dell’esperienza di lettura, un fenomeno incarnato nella struttura stessa della piattaforma, possa condurre, sulla base di un meccanismo precipuamente neoliberale, a una visione della lettura come performance che favorisce una concretizzazione “ontica” dell’heideggeriana contrapposizione commisurante. Secondariamente, invece, osserveremo alcune conseguenze di una scala di valutazione dei libri basata sulle “stelle”. Tale valutazione consiste in un atto di traduzione di un’esperienza estetica in un linguaggio numerico standard; in maniera forse controintuitiva, questa omogeneizzazione di prodotti differenti favorisce però una soggettivizzazione dell’esperienza di lettura, in un senso che ci premureremo di chiarire. In conclusione, si osserverà come questi fenomeni ben si inseriscono nelle dinamiche proprie del capitalismo digitale.File | Dimensione | Formato | |
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