Introduzione Ad oggi il raggiungimento di una causa di morte per asfissia meccanica violenta è ancora gravata da molteplici difficoltà tecniche, fra cui l’assenza di segni anatomopatologici macroscopici e istologici patognomonici verso tale entità letifera. La metabolomica - intesa come quella disciplina che raccoglie informazioni complete e sistematiche sui cambiamenti nel tempo del profilo dei metaboliti all’interno di fluidi e tessuti biologici - ha mostrato grosse potenzialità nel rilevare alterazioni nelle concentrazioni di alcuni substrati biomolecolari indotte da uno stato ipossico. Assai esigui sono gli studi in ambito forense nei riguardi della profilazione metabolica con finalità di diagnosi di asfissia meccanica violenta, e tutti sono stati condotti su modelli animali in condizioni “laboratoristiche”, ben lontane dalla realtà della pratica medico-legale quotidiana. Gli autori hanno quindi condotto indagini di metabolomica su materiale biologico cadaverico prelevato in sede autoptica con lo scopo di individuare dei biomarcatori propri di un decesso per asfissia meccanica violenta. Materiali e metodi Sono stati prelevati campioni di tessuto polmonare, di miocardio ventricolare sinistro e di muscolo psoas provenienti da 16 soggetti deceduti per asfissia meccanica violenta (casi). Pari campionatura è stata effettuata su 17 soggetti deceduti per eventi traumatici e patologie naturali (controlli). Nello specifico, i prelievi polmonari sono astati eseguiti bilateralmente agli apici e alle basi. I campioni sono stati conservati a temperatura di -80°C in attesa delle analisi. Queste hanno previsto l’omogeneizzazione meccanica del materiale biologico, diluizione in acqua distillata, estrazione con isopropanolo e centrifugazione, prelievo del surnatante e derivatizzazione. Il sistema analitico impiegato è stato una liquido-cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa in tandem (LC- MS/MS) con metodica “targeted” nei confronti dei principali acidi grassi ed amminoacidi, per un totale di 44 metaboliti. Risultati Il confronto della distribuzione dei metaboliti nelle varie sedi polmonari (apici e basi) non ha mostrato differenze significative. Si è quindi proceduto al confronto fra il profilo amminoacidico e lipidico dei soggetti deceduti per asfissia meccanica violenta e i soggetti nel gruppo controllo. I risultati hanno mostrato alterazioni statisticamente significative in alcuni dei metaboliti indagati nelle varie matrici, così sinteticamente riassunti: polmoni (glicina, lisina, metionina, prolina, serina, treonina, isoleucina; FA 6:0); psoas (arginina, istidina, lisina, metionina, fenilalanina, prolina, serina, leucina, alanina; FA 10:0, FA 12:0, FA 14:0, FA 18:0, FA 18:1, FA 20:0, FA 22:6, FA 26:0); miocardio (arginina, lisina, prolina, serina, treonina, tirosina, leucina; FA8:0, FA10:0, FA12:0, FA 18:2, FA 20:0, FA 20:4). Conclusioni Alcuni dei metaboliti indagati, con particolare riferimento allo spettro amminoacidico, sono risultati promettenti biomarcatori di asfissia meccanica violenta. Gli stessi sembrano essere in grado di distinguere tra una condizione asfittica e un generico stato ipossico indotto da patologie naturali. Le alterazioni più statisticamente significative si sono apprezzate nel muscolo psoas. Sono necessari ulteriori studi per espandere il numero dei biomarcatori e delle matrici indagate anche al fine di meglio delineare le alterazioni dei pathways energetici che sottendono una condizione ipossica da una asfittica.
Profilo metabolomico nelle asfissie meccaniche violente / L. Milotta, S. Casati, M. Dei Cas, C. Ottaviano, C. Lammi, G. Roda, A. Battistini. ((Intervento presentato al 3. convegno Convegno Gruppi e Società Scientifiche affiliate SIMLA (Società Italiana di Medicina Legale) tenutosi a Santa Margherita di Pula nel 2023.
Profilo metabolomico nelle asfissie meccaniche violente
L. MilottaPrimo
;S. CasatiSecondo
;M. Dei Cas;C. Lammi;G. RodaPenultimo
;A. BattistiniUltimo
2023
Abstract
Introduzione Ad oggi il raggiungimento di una causa di morte per asfissia meccanica violenta è ancora gravata da molteplici difficoltà tecniche, fra cui l’assenza di segni anatomopatologici macroscopici e istologici patognomonici verso tale entità letifera. La metabolomica - intesa come quella disciplina che raccoglie informazioni complete e sistematiche sui cambiamenti nel tempo del profilo dei metaboliti all’interno di fluidi e tessuti biologici - ha mostrato grosse potenzialità nel rilevare alterazioni nelle concentrazioni di alcuni substrati biomolecolari indotte da uno stato ipossico. Assai esigui sono gli studi in ambito forense nei riguardi della profilazione metabolica con finalità di diagnosi di asfissia meccanica violenta, e tutti sono stati condotti su modelli animali in condizioni “laboratoristiche”, ben lontane dalla realtà della pratica medico-legale quotidiana. Gli autori hanno quindi condotto indagini di metabolomica su materiale biologico cadaverico prelevato in sede autoptica con lo scopo di individuare dei biomarcatori propri di un decesso per asfissia meccanica violenta. Materiali e metodi Sono stati prelevati campioni di tessuto polmonare, di miocardio ventricolare sinistro e di muscolo psoas provenienti da 16 soggetti deceduti per asfissia meccanica violenta (casi). Pari campionatura è stata effettuata su 17 soggetti deceduti per eventi traumatici e patologie naturali (controlli). Nello specifico, i prelievi polmonari sono astati eseguiti bilateralmente agli apici e alle basi. I campioni sono stati conservati a temperatura di -80°C in attesa delle analisi. Queste hanno previsto l’omogeneizzazione meccanica del materiale biologico, diluizione in acqua distillata, estrazione con isopropanolo e centrifugazione, prelievo del surnatante e derivatizzazione. Il sistema analitico impiegato è stato una liquido-cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa in tandem (LC- MS/MS) con metodica “targeted” nei confronti dei principali acidi grassi ed amminoacidi, per un totale di 44 metaboliti. Risultati Il confronto della distribuzione dei metaboliti nelle varie sedi polmonari (apici e basi) non ha mostrato differenze significative. Si è quindi proceduto al confronto fra il profilo amminoacidico e lipidico dei soggetti deceduti per asfissia meccanica violenta e i soggetti nel gruppo controllo. I risultati hanno mostrato alterazioni statisticamente significative in alcuni dei metaboliti indagati nelle varie matrici, così sinteticamente riassunti: polmoni (glicina, lisina, metionina, prolina, serina, treonina, isoleucina; FA 6:0); psoas (arginina, istidina, lisina, metionina, fenilalanina, prolina, serina, leucina, alanina; FA 10:0, FA 12:0, FA 14:0, FA 18:0, FA 18:1, FA 20:0, FA 22:6, FA 26:0); miocardio (arginina, lisina, prolina, serina, treonina, tirosina, leucina; FA8:0, FA10:0, FA12:0, FA 18:2, FA 20:0, FA 20:4). Conclusioni Alcuni dei metaboliti indagati, con particolare riferimento allo spettro amminoacidico, sono risultati promettenti biomarcatori di asfissia meccanica violenta. Gli stessi sembrano essere in grado di distinguere tra una condizione asfittica e un generico stato ipossico indotto da patologie naturali. Le alterazioni più statisticamente significative si sono apprezzate nel muscolo psoas. Sono necessari ulteriori studi per espandere il numero dei biomarcatori e delle matrici indagate anche al fine di meglio delineare le alterazioni dei pathways energetici che sottendono una condizione ipossica da una asfittica.Pubblicazioni consigliate
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