La lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. (Jac. 3.9). La frase di S. Giacomo concentra i pericoli dai quali i quattro autori stanno tutti massimamente in guardia. I quattro autori tolti a oggetto di parziale indagine nel presente volumetto si rapportano in modo diretto a epoche, culture, forme del potere diverse e sempre cruente; tutti sono in dialogo con le genti del loro tempo e di tutti i tempi; tutti sentono come loro missione quella dell’ammaestrare, nel senso più alto del termine. Tutti sono coscienti del fatto che le parole da loro espresse nella forma letteraria prescelta si assumono una immensa responsabilità morale nei confronti del genere umano, imperfetto che questo sia: ciò avvertono non solo gli autori da Dio direttamente chiamati (Giovanni e Dante), e non solo colui che a Dio si richiama e a Lui cerca di condurre o ricondurrei propri simili (Manzoni) ma anche colui che lucidamente rappresenta la fine del cristianesimo: non però quella del demonio (Mann).
Il veggente di Patmos, Dante, Manzoni, Thomas Mann : studi di letterature comparate e sguardi sulla memoria poetica / M.G. Riccobono. - [s.l] : Ledizioni, 2018. - ISBN 9788867059119.
Il veggente di Patmos, Dante, Manzoni, Thomas Mann : studi di letterature comparate e sguardi sulla memoria poetica
M.G. Riccobono
2018
Abstract
La lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. (Jac. 3.9). La frase di S. Giacomo concentra i pericoli dai quali i quattro autori stanno tutti massimamente in guardia. I quattro autori tolti a oggetto di parziale indagine nel presente volumetto si rapportano in modo diretto a epoche, culture, forme del potere diverse e sempre cruente; tutti sono in dialogo con le genti del loro tempo e di tutti i tempi; tutti sentono come loro missione quella dell’ammaestrare, nel senso più alto del termine. Tutti sono coscienti del fatto che le parole da loro espresse nella forma letteraria prescelta si assumono una immensa responsabilità morale nei confronti del genere umano, imperfetto che questo sia: ciò avvertono non solo gli autori da Dio direttamente chiamati (Giovanni e Dante), e non solo colui che a Dio si richiama e a Lui cerca di condurre o ricondurrei propri simili (Manzoni) ma anche colui che lucidamente rappresenta la fine del cristianesimo: non però quella del demonio (Mann).File | Dimensione | Formato | |
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