Revocatoria ordinaria: un caso problematico di “atto di disposizione” rilevante e adeguatezza del rimedio

The author critically analyzes the case-law, that, for the purposes of the claw-back action, requires the existence of the eventus damni to be ascertained at the time of the definitive contract, whereas the scientia damni must exist upon the conclusion of the preliminary contract. The functional uniqueness of the preliminary-definitive sequence - as demonstrated by those provisions that allow the registration of both transactions - shows that there is always a prejudice for the creditor, who sees the generic patrimonial guarantee of the debtor compromised by the conclusion of the preliminary contract itself.

Il commento analizza criticamente l’orientamento giurisprudenziale in base al quale, ai fini dell’azione revocatoria, la sussistenza dell’eventus damni va accertata alla stipula del contratto definitivo, laddove la scientia damni deve sussistere alla conclusione del contratto preliminare. L’unicità funzionale della sequenza preliminare-definitivo, dimostrata tra l’altro dalla particolare disciplina della trascrivibilità di entrambi i negozi, fa sì che sin dalla fase preparatoria si realizzi un pregiudizio per il creditore, che vede immediatamente compromessa la generica garanzia patrimoniale del debitore.