La forza di polizia serve a imporre l’osservanza della legge e a contenere la violenza sociale, ma è essa stessa violenza che va contenuta e canaliz- zata in funzione del progetto di società che s’intende affermare. Soprattut- to nelle democrazie contemporanee, l’uso della forza comporta dilemmi etico-politici che, in assenza di una cornice entro cui interpretare i signifi- cati del “fare polizia”, appaiono interessare esclusivamente il singolo agente. In un percorso di ricerca che, a partire dai recenti episodi di police brutality, affronta in modo interdisciplinare i principali nodi teorici che intrecciano l’agire di polizia col tema della violenza, l’Autore propone una lettura della forza di polizia che prende le distanze dalla vulgata delle mele marce (o delle piante malate), per mettere in risalto la semantica del gesto violento che emerge nell’intersezione tra diversi processi di legittimazione dell’azione di polizia. L’adozione di questa prospettiva d’analisi amplia le possibilità di riforma del comparto sicurezza, tenendo conto, in particolare, di come il sistema culturale, le politiche di polizia e i saperi professionali attraversano le soggettività degli operatori che si trovano a “scegliere” se usare o meno la forza in situazioni contingenti.
La forza di polizia : uno studio criminologico sulla violenza / R. Cornelli. - [s.l] : Giappichelli, 2020. - ISBN 978-88-921-3706-6.
La forza di polizia : uno studio criminologico sulla violenza
R. Cornelli
2020
Abstract
La forza di polizia serve a imporre l’osservanza della legge e a contenere la violenza sociale, ma è essa stessa violenza che va contenuta e canaliz- zata in funzione del progetto di società che s’intende affermare. Soprattut- to nelle democrazie contemporanee, l’uso della forza comporta dilemmi etico-politici che, in assenza di una cornice entro cui interpretare i signifi- cati del “fare polizia”, appaiono interessare esclusivamente il singolo agente. In un percorso di ricerca che, a partire dai recenti episodi di police brutality, affronta in modo interdisciplinare i principali nodi teorici che intrecciano l’agire di polizia col tema della violenza, l’Autore propone una lettura della forza di polizia che prende le distanze dalla vulgata delle mele marce (o delle piante malate), per mettere in risalto la semantica del gesto violento che emerge nell’intersezione tra diversi processi di legittimazione dell’azione di polizia. L’adozione di questa prospettiva d’analisi amplia le possibilità di riforma del comparto sicurezza, tenendo conto, in particolare, di come il sistema culturale, le politiche di polizia e i saperi professionali attraversano le soggettività degli operatori che si trovano a “scegliere” se usare o meno la forza in situazioni contingenti.Pubblicazioni consigliate
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