Recentemente, la problematica dei "reati culturalmente motivati" è sempre più al centro di un vivace dibattito dottrinario. Gli studiosi finora si sono chiesti principalmente se fosse legittimo o meno attribuire rilievo giuridico alla cultura del soggetto autore del reato, quali fossero i limiti di questo riconoscimento e gli strumenti con cui attribuirlo. Ma qual è la risposta giudiziale al fenomeno? Come rispondono concretamente i giudici dinanzi all’istanza di riconoscimento culturale avanzata dall’imputato appartenente ad una minoranza culturale? Il presente contributo risponde a queste domande richiamando i risultati di uno studio empirico condotto su un campione di 68 casi italiani relativi a fattispecie di reati culturali. Ciò che emerge è una risposta giudiziale (e non solo) talvolta vaga e approssimativa, che tradisce le lacune della formazione giuridica (specialistica e non) in punto di gestione della diversità culturale.
Quando la cultura entra nell'aula giudiziaria. Uno studio sulle argomentazioni dei giudici italiani / P. Pannia. - In: SOCIOLOGIA DEL DIRITTO. - ISSN 0390-0851. - 2016:3(2016), pp. 133-162. [10.3280/SD2016-003007]
Quando la cultura entra nell'aula giudiziaria. Uno studio sulle argomentazioni dei giudici italiani
P. Pannia
2016
Abstract
Recentemente, la problematica dei "reati culturalmente motivati" è sempre più al centro di un vivace dibattito dottrinario. Gli studiosi finora si sono chiesti principalmente se fosse legittimo o meno attribuire rilievo giuridico alla cultura del soggetto autore del reato, quali fossero i limiti di questo riconoscimento e gli strumenti con cui attribuirlo. Ma qual è la risposta giudiziale al fenomeno? Come rispondono concretamente i giudici dinanzi all’istanza di riconoscimento culturale avanzata dall’imputato appartenente ad una minoranza culturale? Il presente contributo risponde a queste domande richiamando i risultati di uno studio empirico condotto su un campione di 68 casi italiani relativi a fattispecie di reati culturali. Ciò che emerge è una risposta giudiziale (e non solo) talvolta vaga e approssimativa, che tradisce le lacune della formazione giuridica (specialistica e non) in punto di gestione della diversità culturale.| File | Dimensione | Formato | |
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