ie-stall housing is still a widespread system on dairy cattle farms in mountainous areas, despite the minority opinion of the working group of the panel "Animal Health and Animal Welfare" of the European Food Safety Authority, which considers it unacceptable, as it is not compatible with adequate animal welfare standards. One of the objectives of the project "A model for the transition from tie-stall to loose housing in dairy cattle husbandry (FREECOW)" is to outline the diffusion of tie-stall housing in Italy and to acquire the necessary information to understand the willingness of farmers to change from tie-stall to loose housing. Six months after that the project began, 22 telephone interviews were conducted with farmers in Lombardia and Emilia Romagna and of these farmers only three were women. 59.1% of the respondents have a diploma (38.46% are land surveyors) and in 81.8% of the cases, they are born in a family of farmers. For 90.9% of the respondents, animal husbandry is a full-time job and, excluding 22% of the farmers who preferred not to answer, for 18% of the respondents, the previous year's turnover was between 401 and 500,000€. For 63.63% of the respondents, the transition to loose housing is held back by the high initial investment costs and therefore needs specific subsidies. However, all farmers agree on the advantages that this change could bring to the farm economy and to the welfare of their animals.

La stabulazione fissa è tuttora un sistema molto diffuso negli allevamenti di bovine da latte in aree montane, nonostante il parere di minoranza del gruppo di lavoro del panel “Animal Health and Animal Welfare” dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, 2009), che la ritiene inaccettabile, in quanto non compatibile con adeguati standard di benessere animale. Uno degli obiettivi del progetto “Un modello per la transizione da stabulazione fissa a libera nell’allevamento della bovina da latte (FREECOW)” è quello di delineare il quadro della diffusione della stabulazione fissa in Italia e acquisire le informazioni necessarie per capire la volontà degli allevatori a modificare le stalle a stabulazione fissa in stalle a stabulazione libera. Dopo 6 mesi dall’avvio del progetto, sono state condotte 22 interviste telefoniche ad allevatori lombardi ed emiliani e di questi solo tre erano donne. Il 59,1% degli intervistati ha un diploma (il 38,46% è perito agrario) e nell’81,8% dei casi proviene da una famiglia di allevatori. Per il 90,9% degli intervistati l’allevamento è un lavoro a tempo pieno e, escluso un 22% di allevatori che preferisce non rispondere, per il 18% degli intervistati il fatturato dell’anno precedente si è attestato su valori compresi tra 401.000 e 500.000€. Per il 63,63% degli intervistati il passaggio alla stabulazione libera è frenato dagli alti costi di investimento iniziali e per questo necessiterebbe di sussidi specifici. Tuttavia, tutti gli allevatori concordano sui vantaggi che questo cambiamento potrebbe portare all’economia aziendale e al benessere dei propri animali.

Caratteristiche demografiche di allevatori di bovine da latte in sistemi di stabulazione a posta fissa / M. Zannotti, S. Mattiello, A. Calcante, S. Colombini, M. Zucali, M. Battini (QUADERNI SOZOOALP). - In: Attività zootecniche e fauna selvatica: alla ricerca di una coesistenza[s.l] : SoZooAlp, 2022. - ISBN 978-88-89222-17-1. - pp. 226-236 (( Intervento presentato al 13. convegno Convegno SoZooAlp tenutosi a Crodo nel 2022.

Caratteristiche demografiche di allevatori di bovine da latte in sistemi di stabulazione a posta fissa

M. Zannotti
Primo
;
S. Mattiello
Secondo
;
A. Calcante;S. Colombini;M. Zucali
Penultimo
;
M. Battini
Ultimo
2022

Abstract

ie-stall housing is still a widespread system on dairy cattle farms in mountainous areas, despite the minority opinion of the working group of the panel "Animal Health and Animal Welfare" of the European Food Safety Authority, which considers it unacceptable, as it is not compatible with adequate animal welfare standards. One of the objectives of the project "A model for the transition from tie-stall to loose housing in dairy cattle husbandry (FREECOW)" is to outline the diffusion of tie-stall housing in Italy and to acquire the necessary information to understand the willingness of farmers to change from tie-stall to loose housing. Six months after that the project began, 22 telephone interviews were conducted with farmers in Lombardia and Emilia Romagna and of these farmers only three were women. 59.1% of the respondents have a diploma (38.46% are land surveyors) and in 81.8% of the cases, they are born in a family of farmers. For 90.9% of the respondents, animal husbandry is a full-time job and, excluding 22% of the farmers who preferred not to answer, for 18% of the respondents, the previous year's turnover was between 401 and 500,000€. For 63.63% of the respondents, the transition to loose housing is held back by the high initial investment costs and therefore needs specific subsidies. However, all farmers agree on the advantages that this change could bring to the farm economy and to the welfare of their animals.
La stabulazione fissa è tuttora un sistema molto diffuso negli allevamenti di bovine da latte in aree montane, nonostante il parere di minoranza del gruppo di lavoro del panel “Animal Health and Animal Welfare” dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, 2009), che la ritiene inaccettabile, in quanto non compatibile con adeguati standard di benessere animale. Uno degli obiettivi del progetto “Un modello per la transizione da stabulazione fissa a libera nell’allevamento della bovina da latte (FREECOW)” è quello di delineare il quadro della diffusione della stabulazione fissa in Italia e acquisire le informazioni necessarie per capire la volontà degli allevatori a modificare le stalle a stabulazione fissa in stalle a stabulazione libera. Dopo 6 mesi dall’avvio del progetto, sono state condotte 22 interviste telefoniche ad allevatori lombardi ed emiliani e di questi solo tre erano donne. Il 59,1% degli intervistati ha un diploma (il 38,46% è perito agrario) e nell’81,8% dei casi proviene da una famiglia di allevatori. Per il 90,9% degli intervistati l’allevamento è un lavoro a tempo pieno e, escluso un 22% di allevatori che preferisce non rispondere, per il 18% degli intervistati il fatturato dell’anno precedente si è attestato su valori compresi tra 401.000 e 500.000€. Per il 63,63% degli intervistati il passaggio alla stabulazione libera è frenato dagli alti costi di investimento iniziali e per questo necessiterebbe di sussidi specifici. Tuttavia, tutti gli allevatori concordano sui vantaggi che questo cambiamento potrebbe portare all’economia aziendale e al benessere dei propri animali.
Settore AGR/18 - Nutrizione e Alimentazione Animale
Settore AGR/19 - Zootecnica Speciale
Settore AGR/09 - Meccanica Agraria
2022
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