ORGANIZZAZIONE, POTERE E VIOLENZA NELLA STORIA DELLA `NDRANGHETA: IL CASO DI VIBO VALENTIA

This thesis aims to study the 'ndrangheta phenomenon in the province of Vibo Valentia, with two main objectives. Firstly, it aims to reconstruct the dynamics of the mafia families operating in the area by analysing their organisational structure, their connections and their territorial projections beyond the provincial borders. Secondly, it seeks to trace a detailed genealogical tree of the Mancuso family in order to identify the leadership styles of the various bosses and to understand the mechanisms through which they construct their authority and credibility. The sources used for this research include investigative and procedural documents, newspaper articles, academic publications and popular works. The methodology employed is characterised by a variety of research methods and techniques, including document analysis, case studies and comparative analysis. The contribution of this thesis to the field of research is evident on several levels. First, it highlights the existence of multiple centres of mafia power within the province, which respond in different ways to the dynamics of the 'ndrangheta leadership in Reggio Calabria. Second, it sheds light on how different bosses with different leadership styles emerge within a mafia family, influencing the organisation's adaptive responses to the evolving criminal environment. Finally, it proposes a reversal of traditional interpretations that identify a single historical leader for a period of time, recognising instead the complexity and nuance of leadership dynamics within the Mancuso family. Through a rigorous and in-depth examination, this research contributes to a more understanding of the structure and functioning of the 'ndrangheta in the province of Vibo Valentia, providing fresh interpretative insights into the power dynamics and relationships that characterize the mafia organization.

La presente tesi si propone di esplorare il fenomeno della 'ndrangheta nella provincia di Vibo Valentia, focalizzandosi su due obiettivi principali. In primo luogo, si intende ricostruire le dinamiche delle famiglie mafiose operanti nell'area, analizzando il loro assetto organizzativo, le loro connessioni, le proiezioni territoriali che vanno oltre i confini provinciali. In secondo luogo, si mira a tracciare un dettagliato albero genealogico della famiglia Mancuso, al fine di individuare gli stili di leadership adottati dai vari boss e comprendere i meccanismi con cui essi costruiscono la propria autorità e autorevolezza. Le fonti utilizzate per questa ricerca comprendono documenti investigativi, processuali, articoli di giornali, pubblicazioni scientifiche e divulgative. La metodologia adottata è caratterizzata da un variegato insieme di metodi e tecniche di ricerca, tra cui l'analisi documentale, lo studio di caso e l'analisi comparativa. Il contributo di questa tesi alla ricerca si manifesta su diversi livelli. Innanzitutto, si evidenzia l'esistenza di più centri di potere mafioso all'interno della provincia, i quali rispondono in maniera differenziata alle dinamiche del vertice ‘ndranghetista reggino. In secondo luogo, si mette in luce come all'interno di una famiglia mafiosa possano emergere diversi boss con stili di comando distinti, i quali influenzano le risposte adattative dell'organizzazione all'ambiente criminale in evoluzione. Infine, si propone un rovesciamento delle interpretazioni tradizionali che, per un certo periodo, individuano un unico capo storico, riconoscendo invece la complessità e la sfumatura delle dinamiche di leadership all'interno della famiglia Mancuso. Attraverso una disamina rigorosa e approfondita, questa ricerca contribuisce a una comprensione più rigorosa della complessa struttura e del funzionamento della 'ndrangheta nella provincia di Vibo Valentia, fornendo nuovi spunti interpretativi sulle dinamiche di potere e sulle relazioni che caratterizzano l'organizzazione mafiosa.