Nel contesto delle elaborazioni di inizio Novecento del rapporto Klassik-Romantik una delle formulazioni più interessanti e originali è costituita dall’interpretazione che della poetica hölderliniana compiono alcuni illustri esponenti del George-Kreis. L’individuazione delle forme in cui, nell’opera del grande poeta svevo, la tradizione classica viene rielaborata alla luce della nuova sensibilità romantica diviene modello di una nuova comprensione della modernità filosofica e artistica a partire dal paradigma teorizzato da Friedrich Schlegel e Novalis della “classicità romantica”. In particolare, la riflessione di Norbert von Hellingrath, allievo georgeano e scopritore degli Inni tardi e delle traduzioni da Pindaro di Hölderlin, si orienta a definire i contorni di una comprensione dell’antico che avrà un influsso decisivo nelle prime opere di sistematizzazione critica dell’opera hölderlniana, quali quella di Friedrich Seebaß e Ludwig von Pigenot, nonché nelle letture alle quali essa sarà sottoposta da alcune importanti figure del panorama filosofico novecentesco, quali, fra gli altri, Cassirer, Gadamer e Heidegger. A partire dalla presentazione di alcune direttrici teoriche elaborate nel contesto georgeano in riferimento all’interpretazione dell’antico e del movimento romantico, si tenterà di dimostrare il carattere quasi paradigmatico, per il Kreis, della lettura dell’opera di Hölderlin, quale modello di un possibile dialogo, nel periodo del loro esaurimento, fra matrici classiche e romantiche.
Forme di classicità romantica nella Hölderlin-Rezeption del George-Kreis / G. Lacchin (COLLOQUIUM). - In: Il romantico nel Classicismo / il classico nel Romanticismo / [a cura di] A. Costazza. - Milano : LED, 2017. - ISBN 9788879168151. - pp. 243-259 [10.7359/815-2017-lacc]
Forme di classicità romantica nella Hölderlin-Rezeption del George-Kreis
G. Lacchin
2017
Abstract
Nel contesto delle elaborazioni di inizio Novecento del rapporto Klassik-Romantik una delle formulazioni più interessanti e originali è costituita dall’interpretazione che della poetica hölderliniana compiono alcuni illustri esponenti del George-Kreis. L’individuazione delle forme in cui, nell’opera del grande poeta svevo, la tradizione classica viene rielaborata alla luce della nuova sensibilità romantica diviene modello di una nuova comprensione della modernità filosofica e artistica a partire dal paradigma teorizzato da Friedrich Schlegel e Novalis della “classicità romantica”. In particolare, la riflessione di Norbert von Hellingrath, allievo georgeano e scopritore degli Inni tardi e delle traduzioni da Pindaro di Hölderlin, si orienta a definire i contorni di una comprensione dell’antico che avrà un influsso decisivo nelle prime opere di sistematizzazione critica dell’opera hölderlniana, quali quella di Friedrich Seebaß e Ludwig von Pigenot, nonché nelle letture alle quali essa sarà sottoposta da alcune importanti figure del panorama filosofico novecentesco, quali, fra gli altri, Cassirer, Gadamer e Heidegger. A partire dalla presentazione di alcune direttrici teoriche elaborate nel contesto georgeano in riferimento all’interpretazione dell’antico e del movimento romantico, si tenterà di dimostrare il carattere quasi paradigmatico, per il Kreis, della lettura dell’opera di Hölderlin, quale modello di un possibile dialogo, nel periodo del loro esaurimento, fra matrici classiche e romantiche.File | Dimensione | Formato | |
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