Il lessico antico della scultura in piccolo formato

Over the past few years, several studies have contributed to a renewed interest in the production and use of small-scale sculpture in the Classical world. A large and heterogeneous variety of objects corresponds to this general category: statuettes, miniatures and figurines, in an assortment of materials, associated with a great array of functions and contexts, and with extremely different levels of manufacture and patronage. Despite the obvious problems of definition, scholars have seldom focused on the need to better explore the lexical and terminological tools used in antiquity to refer to sculptural representations markedly smaller than “life-size”. Based on literary and epigraphic evidence, this paper proposes a review of Greek and Latin vocabulary on this subject, reconstructing recurrent ways of defining, conceptualizing and quantifying this wide production.

Ormai da alcuni anni archeologi e storici dell’arte guardano con rinnovato interesse alla produzione e all’uso di scultura in piccolo formato nel mondo classico. A questa categoria generale corrisponde una varietà di oggetti tanto vasta quanto eterogenea: statuette, miniature e figurine, in un’ampia gamma di materiali, associati a molteplici funzioni e contesti, e con livelli estremamente diversi di manifattura e committenza. Nonostante gli evidenti problemi di definizione, di rado gli studiosi si sono soffermati sulla necessità mettere a fuoco gli strumenti lessicali e terminologici utilizzati in antico per riferirsi alle rappresentazioni scultoree in formati significativamente inferiori alla “grandezza naturale”. Basandosi sulle fonti letterarie ed epigrafiche disponibili, questo articolo propone pertanto una rassegna del vocabolario greco e latino relativo a quest’ambito, ricostruendo modalità ricorrenti di definire, concettualizzare e quantificare questo genere di produzione e le opere ad essa riconducibili.