Il capitolo intende mostrare come le modificazioni genitali femminili diano origine ad un conflitto tra narrative simboliche: quelle di interventi normativi che le reprimono, legate alla tradizione liberale dei diritti fondamentali e quelle relative alle tradizioni delle pratiche stesse. Muovendo da una prospettiva consapevole e rispettosa della diversità culturale, che ricerca una ‘mediazione’ tra il concetto di ‘mutilazioni’ e quello di ‘modificazioni’, ed essendo espressione di un ‘malessere’ dei giudici, le decisioni giudiziarie introducono narrative simboliche ‘altre’ e generano un ulteriore livello di conflitto. Pur restando nell’ambito di strumenti probatori tipici, i giudici danno spazio nel processo ad una certa discorsività, che offre un’apertura all’espressione delle soggettività. Per uscire dall’impasse causato da narrative simboliche confliggenti e ridurre il malessere in questione, il capitolo propone sia di spostare l’attenzione sul diritto alla salute, sia di ripensare la riflessione sul genere, evitando che quest’ultimo si trasformi in materia in una gabbia dorata.
Modificazioni genitali femminili, diritto e narrative simboliche: il genere come una gabbia dorata / L. Bellucci (PUBBLICAZIONI DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE CESARE BECCARIA / UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA. CORSO DI DOTTORATO IN SCIENZE GIURIDICHE CESARE BECCARIA). - In: Diritto simbolico, simboli nel diritto / [a cura di] F. Ferraro. - Milano : Giuffrè Francis Lefebvre, 2022. - ISBN 9788828845270. - pp. 49-69
Modificazioni genitali femminili, diritto e narrative simboliche: il genere come una gabbia dorata
L. Bellucci
2022
Abstract
Il capitolo intende mostrare come le modificazioni genitali femminili diano origine ad un conflitto tra narrative simboliche: quelle di interventi normativi che le reprimono, legate alla tradizione liberale dei diritti fondamentali e quelle relative alle tradizioni delle pratiche stesse. Muovendo da una prospettiva consapevole e rispettosa della diversità culturale, che ricerca una ‘mediazione’ tra il concetto di ‘mutilazioni’ e quello di ‘modificazioni’, ed essendo espressione di un ‘malessere’ dei giudici, le decisioni giudiziarie introducono narrative simboliche ‘altre’ e generano un ulteriore livello di conflitto. Pur restando nell’ambito di strumenti probatori tipici, i giudici danno spazio nel processo ad una certa discorsività, che offre un’apertura all’espressione delle soggettività. Per uscire dall’impasse causato da narrative simboliche confliggenti e ridurre il malessere in questione, il capitolo propone sia di spostare l’attenzione sul diritto alla salute, sia di ripensare la riflessione sul genere, evitando che quest’ultimo si trasformi in materia in una gabbia dorata.File | Dimensione | Formato | |
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