Gli aeromobili sono a terra: se l’illegality e la frustration, al momento, non riescono a “scalfire” il dry leasing, la Corte riporta lessee e lessors al tavolo delle trattative

Il settore dell’aviazione è stato uno dei più gravemente colpiti dall’epidemia di Coronavirus (Covid-19) con un grave calo del traffico aereo con conseguenze nel lungo periodo sulla redditività economica delle imprese, sui posti di lavoro e sulle condizioni dello stesso. Questo lo sfondo in cui collocare la vicenda che vede convenuta in giudizio la compagnia indiana low cost Spicejet per il mancato pagamento dei canoni di locazione di tre aeromobili. La compagnia aerea è stata “doppiamente” sfortunata: ha subito tanto l’impatto della pandemia sull’utilizzo di un Boeing 737-800, quanto quello della obbligatoria messa a terra di due Boeing 737-MAX8, dopo che aeromobili simili di altre compagnie erano stati coinvolti in incidenti in cui avevano perso la vita 346 persone. La Corte, se da un lato ha messo in luce la forza obbligatoria delle pattuizioni del dry lease che fa gravare sul lessee tutti i rischi e le responsabilità nel godimento e nella manutenzione dell’aeromobile, dall’altro è venuta incontro al convenuto disponendo la sospensione dell’enforcement del pagamento degli arretrati per consentire l’ADR/mediazione tra le parti e dunque anche per permettere alla compagnia aerea di non sprofondare nell’insolvenza.