Il biossido di titanio (TiO2), anche noto come E171, è ampiamente utilizzato come agente opacizzante all’interno di vari tipi di formulazioni tanto che il colore delle forme di dosaggio che ne risultano è considerato uno standard di riferimento sia in campo farmaceutico che nutraceutico. In particolare, oltre alla funzione cosmetica, il suo impiego nello strato di rivestimento può essere utile per favorire la protezione del substrato sottostante dagli effetti dei raggi UV. Tuttavia, recentemente sono stati evidenziati rischi per la salute legati alla presenza di TiO2 nella dieta e, conseguentemente, l'utilizzo di tale eccipiente è stata messo in discussione. Per questo motivo, è iniziata la ricerca di materiali alternativi e diverse aziende stanno studiando, sviluppando e proponendo formulazioni ready to use prive di TiO2, sostituito con altri agenti opacizzanti destinate al processo rivestimento principalmente di integratori alimentari. Diventa quindi interessante valutare le caratteristiche dei rivestimenti ottenuti con queste formulazioni. In particolare, viene presentato a titolo di esempio un lavoro di ricerca per cui sono state prese in considerazione una serie di formulazioni di questo tipo, che sono state applicate, in diversa quantità, su compresse a rilascio immediato precedentemente ricoperte con un rivestimento nero. Le compresse ottenute sono state quindi valutate, oltre che in termini di caratteristiche fisico-tecnologiche e prestazioni al test di dissoluzione, per la capacità coprente e il grado di bianco ottenuti con i diversi tipi di rivestimento. Per indagare questi aspetti, è stato utilizzato un metodo quantitativo che impiega lo spazio colore CIELab. Tutti i prodotti testati contenenti opacizzanti alternativi si sono dimostrati utili per ottenere rivestimenti di qualità soddisfacente, ovvero capaci di conferire alle compresse un grado di bianco paragonabile a quello ottenuto applicando uno standard di riferimento contenente TiO2, senza pregiudicare il passaggio in soluzione della sostanza tracciante.
Biossido di Titanio: le alternative tecniche / L. Palugan. ((Intervento presentato al 61. convegno Il Mondo Farmaceutico: i paradigmi di una Nuova Era Simposio AFI : 7 - 9 giugno tenutosi a Rimini nel 2022.
Biossido di Titanio: le alternative tecniche
L. Palugan
2022
Abstract
Il biossido di titanio (TiO2), anche noto come E171, è ampiamente utilizzato come agente opacizzante all’interno di vari tipi di formulazioni tanto che il colore delle forme di dosaggio che ne risultano è considerato uno standard di riferimento sia in campo farmaceutico che nutraceutico. In particolare, oltre alla funzione cosmetica, il suo impiego nello strato di rivestimento può essere utile per favorire la protezione del substrato sottostante dagli effetti dei raggi UV. Tuttavia, recentemente sono stati evidenziati rischi per la salute legati alla presenza di TiO2 nella dieta e, conseguentemente, l'utilizzo di tale eccipiente è stata messo in discussione. Per questo motivo, è iniziata la ricerca di materiali alternativi e diverse aziende stanno studiando, sviluppando e proponendo formulazioni ready to use prive di TiO2, sostituito con altri agenti opacizzanti destinate al processo rivestimento principalmente di integratori alimentari. Diventa quindi interessante valutare le caratteristiche dei rivestimenti ottenuti con queste formulazioni. In particolare, viene presentato a titolo di esempio un lavoro di ricerca per cui sono state prese in considerazione una serie di formulazioni di questo tipo, che sono state applicate, in diversa quantità, su compresse a rilascio immediato precedentemente ricoperte con un rivestimento nero. Le compresse ottenute sono state quindi valutate, oltre che in termini di caratteristiche fisico-tecnologiche e prestazioni al test di dissoluzione, per la capacità coprente e il grado di bianco ottenuti con i diversi tipi di rivestimento. Per indagare questi aspetti, è stato utilizzato un metodo quantitativo che impiega lo spazio colore CIELab. Tutti i prodotti testati contenenti opacizzanti alternativi si sono dimostrati utili per ottenere rivestimenti di qualità soddisfacente, ovvero capaci di conferire alle compresse un grado di bianco paragonabile a quello ottenuto applicando uno standard di riferimento contenente TiO2, senza pregiudicare il passaggio in soluzione della sostanza tracciante.
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