Ernst Stadler’s work spans across Symbolism and Expressionism. Both his more conventional Praeludien (1904) and his masterpiece Der Aufbruch (1913) encapsu- late an attempt to reduce the gap between form and existence. Stadler’s poetics aim at overlapping his lyrical language to the fluidity of existence while trying not to give in to the indeterminate. Thus, the city is a privileged space for the poet, who never perceives it as a simple container but as an ever-changing back- ground for experiences, whether they entail a loss of identity or a chance of religious redemption. In Stadler’s writing, the city hosts an alienated humanity, corrupted by technology, but on the other hand it favours sudden enlightenment or the epiphany of a natural existence, as it appears on the faces of the poor and the exploited.
Ernst Stadler è un autore di difficile collocazione tra simbolismo ed espressio- nismo. Dalle prove ancora convenzionali e immature di Praeludien (1904) alla sua opera più riuscita (Der Aufbruch, 1913), la poetica di Stadler è incentrata so- prattutto sul tentativo di ridurre il divario tra forma ed esistenza, portando il linguaggio lirico ad aderire alla fluidità dell’esperienza vissuta senza disperdersi nell’indeterminato. La città costituisce in questo senso uno spazio privilegiato per la scrittura di Stadler. Lo spazio urbano si manifesta al poeta non come un contenitore immobile, ma come lo sfondo in continua trasformazione di espe- rienze eterogenee, inclini ora alla perdita di identità, ora all’intuizione di un oriz- zonte religioso di redenzione e di salvezza. La città viene rappresentata sia come il luogo di un’umanità alienata, corrotta dal dominio della tecnica, sia come un ambiente favorevole a improvvise illuminazioni, all’epifania di un’esistenza natu- rale che si annuncia nei volti dei poveri e degli sfruttati.
Immagini urbane nella lirica di Ernst Stadler / M. Pirro - In: La città e l'inconscio nell'era globale : Germanistica in dialogo multidisciplinare / [a cura di] R. Maletta. - [s.l] : Milano University Press, 2023. - ISBN 979-12-80325-92-1. - pp. 131-144
Immagini urbane nella lirica di Ernst Stadler
M. Pirro
2023
Abstract
Ernst Stadler è un autore di difficile collocazione tra simbolismo ed espressio- nismo. Dalle prove ancora convenzionali e immature di Praeludien (1904) alla sua opera più riuscita (Der Aufbruch, 1913), la poetica di Stadler è incentrata so- prattutto sul tentativo di ridurre il divario tra forma ed esistenza, portando il linguaggio lirico ad aderire alla fluidità dell’esperienza vissuta senza disperdersi nell’indeterminato. La città costituisce in questo senso uno spazio privilegiato per la scrittura di Stadler. Lo spazio urbano si manifesta al poeta non come un contenitore immobile, ma come lo sfondo in continua trasformazione di espe- rienze eterogenee, inclini ora alla perdita di identità, ora all’intuizione di un oriz- zonte religioso di redenzione e di salvezza. La città viene rappresentata sia come il luogo di un’umanità alienata, corrotta dal dominio della tecnica, sia come un ambiente favorevole a improvvise illuminazioni, all’epifania di un’esistenza natu- rale che si annuncia nei volti dei poveri e degli sfruttati.File | Dimensione | Formato | |
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